Se nelle Date di Osservazione l’azione sottostante inclusa nel paniere, con la performance peggiore (caratteristica Worst Of), ha un valore pari o superiore al livello Barriera, posta per questa emissione tra il 60% ed il 70% del Valore Iniziale, si riceve il premio trimestrale. Vediamo insieme il Step-Down Cash Collect Worst Of e il suo effetto.
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Certificate Step-Down Cash Collect Worst Of per guadagnare sull’incertezza di Generali, Enel e Telecom Italia
Le caratteristiche di Step-Down Cash Collect Worst Of
I Certificate Step-Down Cash Collect Worst Of con effetto memoria permettono di ricevere premi condizionati trimestrali.
Quando? Se nelle Date di Osservazione l’azione sottostante inclusa nel paniere, con la performance peggiore (caratteristica Worst Of), ha un valore pari o superiore al livello Barriera, posta per questa emissione tra il 60% ed il 70% del Valore Iniziale, si riceve il premio trimestrale.
Grazie all’effetto memoria i premi non corrisposti alle rispettive Date di Osservazione, vengono pagati successivamente alla prima Data di Osservazione in cui il valore dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore, è pari o superiore al Livello Barriera.
Inoltre, a partire da giugno 2022 (2° data di Osservazione trimestrale) i Certificate Step-Down Cash Collect Worst Of possono essere rimborsati anticipatamente se, nelle Date di Osservazione trimestrali il valore dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore, è pari o superiore al Valore Iniziale.
Grazie al meccanismo Step-Down il livello di rimborso anticipato diminuisce del 10% ogni due Date di Osservazione: grazie a questo meccanismo i Certificate possano essere rimborsati anticipatamente anche nel caso in cui il valore del Sottostante sia sceso rispetto al Valore Iniziale di riferimento.
Qualora il Certificate giunga a scadenza, sono possibili due scenari.
Se il valore dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore, è pari o superiore rispetto al livello Barriera, lo strumento rimborsa l’Importo Nominale oltre al premio e gli eventuali premi non pagati in precedenza;
se il valore dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore, è inferiore al livello Barriera, viene corrisposto un valore commisurato alla performance dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore: in questa ipotesi, i Certificate non proteggono il capitale investito. L’investitore è esposto al rischio di perdita anche totale del capitale investito.
Il Paniere di riferimento: Generali, Enel, Telecom Italia
Generali al centro di una battaglia senza esclusione di colpi. All’indomani delle dimissioni dal cda del Vice Presidente Vicario Francesco Gaetano Caltagirone, anche il consigliere indipendente e membro di alcuni comitati di Generali Romolo Bardin ha lasciato il board.
Enel ha presentato a fine novembre il piano industriale 2022-2024, basato su quattro linee strategiche che puntano a obiettivi di elettrificazione e decarbonizzazione del gruppo. Entro la fine del periodo sono previsti un EBITDA ordinario a 21,0-21,6 miliardi di euro (atteso 2021 a 18,7-19,3), un utile netto ordinario a 6,7-6,9 miliardi (atteso 2021 a 5,4-5,6), un dividendo a 0,43 euro entro il 2024 (atteso 2021 a 0,38), con un rialzo stimato del 13%.
Telecom Italia resta sotto la lente per il dossier KKR. Secondo il Corriere Della Sera, CDP sta contrattando con il governo per proporre una alternativa a quella di Kkr. Il riassetto proposto passerebbe per il delisting di Tim e includerebbe lo scorporo della rete.
Nel frattempo Exane peggiora il giudizio sul titolo a underperform con target a 0,31 euro.
Andamento dei sottostanti
Generali oscilla da novembre all’interno di una fase convergente i cui riferimenti si posizionano attualmente a 17,90 circa e a 19/19,10 euro. Per intravedere segnali direzionali le quotazioni dovranno uscire da questo range e puntare al rialzo verso i massimi del 2019 a 19,63 euro, oppure al ribasso verso supporti a 17,30 circa.
Il grafico di Enel evidenzia una reazione nelle ultime sedute dopo che i prezzi erano scesi nelle scorse settimane sui bottom da inizio anno in area 6,50. Il titolo ha costruito su tale livello un doppio minimo il cui target a 7,20 è stato recentemente raggiunto. Oltre quest’area target a 7,53 e 7,78 euro. Nuovi segnali di cedimento, invece, sotto 6,80 per 6,50 circa.
Telecom Italia perde quota all’inizio della settimana e scivola sotto 0,44 euro. Venerdì ha terminato gli scambi a 0,4513 euro. Secondo indiscrezioni di stampa CDP, secondo azionista con il 10%, preme per un piano alternativo all’OPA di KKR, ovvero quello dell’attuale d.g. (e probabile futuro a.d.) Pietro Labriola che prevede la separazione degli asset del gruppo.
Strategie operative con il Certificate Cash Collect Autocallable
Per i titoli del paniere lo scenario si prospetta moderatamente ribassista, ma la strategia è attuabile anche in una visione neutrale. Come spiegato nella descrizione questo tipo di strumento permette all’investitore di ottenere un flusso cedolare periodico condizionato al fatto che, alle date di rilevazione intermedie, tutti i sottostanti del paniere quotino ad un livello compreso tra il Valore iniziale e la Barriera.
Il nome del prodotto selezionato è Cash Collect Autocallable Step Down (Isin DE000HB26EW9), ultimo prezzo scambiato a 100 euro, emesso il 3 gennaio 2022. Il primo coupon trimestrale condizionato è pari a 4,15 euro, con data di valutazione il 17 marzo 2022. Il prossimo trigger di rimborso anticipato è il 16 giugno 2022. Di seguito sono indicati Barriera e Strike dei titoli che compongono il paniere:
Titolo Barriera Strike
Generali 13,125 18,75
Enel 4,9252 7,036
Telecom It 0,30478 0,4354
Indicatore di Rischio
L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti.
Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario (livello 5/7).
Da sapere prima di investire
Rischio di credito sull’Emittente. I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.
Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.
Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).
Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. E’ consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli.
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