21Shares AG, società con sede a Zurigo, leader negli ETP sulle criptovalute, annuncia oggi la pubblicazione del suo sesto report “State of Crypto”. Questo report include una panoramica sui principali eventi che hanno interessato il mondo delle criptovalute negli ultimi mesi, ma soprattutto fornisce un’analisi dettagliata su come ottimizzare lo sviluppo di un portafoglio di investimento, il tutto supportato da indicatori nativi digitali e declinato su differenti profili di rischio.
I risultati provenienti da questa ricerca hanno evidenziato come aggiungere criptovalute a un portafoglio, siano esse il Bitcoin o comunque le prime 5 per capitalizzazione, può accrescere notevolmente i rendimenti di questo aggiustati per il rischio. Inoltre, si è visto anche includere un 5% dei maggiori asset digitali per capitalizzazione, restituisce un trade-off rischio/rendimento migliore, rispetto alla stessa allocazione in soli Bitcoin, come dimostra dai valori assunti dall’indice di Sharpe. Infine, si è scoperto che quando si combinano tutte le misure di rendimento e rischio su diverse frequenze di ribilanciamento con la stima dei costi di negoziazione, il miglior trade-off è dato da un ribilanciamento su base trimestrale.
A seguire, altre scoperte importanti includono:
• Gli asset digitali sono risk-on: negli ultimi 8 anni, la correlazione tra Bitcoin e indice S&P 500 si è mantenuta su valori relativamente bassi (circa 0,15). Nel marzo del 2020, nel momento in cui la pandemia di Covid-19 ha provocato il crack del mercato, la correlazione tra questi è salita a 0,53, raggiungendo il picco di 0,69 in questo scenario di mercato risk-off, nel quale però la correlazione tra tutti gli asset e lo S&P 500 è cresciuta. L’unica eccezione è stata l’oro. Nel breve periodo, specialmente durante i periodi di difficoltà, i livelli di correlazione tra le classi di attività aumentano ma a lungo termine, le criptovalute non sono correlate e continuano a essere uno degli asset più performanti dell’ultimo decennio.
• Il ribilanciamento riduce gli effetti delle contrazioni di mercato: ribilanciare è un’attività fondamentale all’interno di un portafoglio, in quanto permette di smorzare le oscillazioni tra le varie asset class. Questo è particolarmente vero tra le criptovalute come Bitcoin, Ethereum o un basket. Inoltre, nel lungo periodo permette di trarre beneficio dalla diversificazione. Le migliori prestazioni si ottengono attraverso un ribilanciamento trimestrale.
• Le performance non sempre dipendono dal timing: sebbene numerosi investitori sostengano che il timing sia fondamentale negli investimenti in criptovalute, i dati sembrano indicare un’altra cosa, ovvero che indipendentemente da quando il Bitcoin è stato aggiunto a un portafoglio, il 90% delle strategie hanno sovraperformato il benchmark di riferimento nel primo anno. Dopo 3 anni, la percentuale è salita al 100%.
Eliézer Ndinga, direttore del team di ricerca di 21Shares, ha commentato: “I trend macroeconomici che influenzano il mercato e lo sviluppo di applicazioni basate su tecnologia blockchain stanno modificando profondamente il nostro sistema finanziario. Nonostante la volatilità particolarmente elevata che sta interessando il mercato delle criptovalute in questo periodo, abbiamo dimostrato empiricamente che un portafoglio contenente asset digitali, ottiene comunque performance superiori rispetto a uno tradizionale. Inoltre, continuiamo a vedere sempre più case-study e un’adozione sempre più diffusa tra istituzioni e imprese, le quali hanno capito quanto bene questa asset class performi nel lungo periodo nonostante le tante oscillazioni.”
La metodologia:
Il team di ricerca di 21Shares ha sviluppato un algoritmo che combina i parametri di valutazione di una blockchain con la moderna teoria sull’asset allocation. Questo algoritmo unico nel suo genere si fonda il parametro NUPL (Net Unrealized Profit Loss) e mira ad accrescere il ruolo del ribilanciamento in momenti difficili del mercato e viceversa. Per scaricare il report completo dal sito di 21Shares, cliccare qui.