In seguito all’ultima riunione della BCE, la conferenza stampa ha offerto ulteriori elementi degni di nota. La Presidente Lagarde ha continuato a riferirsi all’aumento di 75 punti base come frontloaded, affermando che non si tratta della norma. Inoltre, la BCE sta evidentemente reagendo all’inflazione dei prezzi dell’energia, poiché la Presidente Lagarde ha affermato che le pressioni salariali rimangono contenute e che il tasso di disoccupazione probabilmente aumenterà. Ha dichiarato poi che ci saranno altre riunioni (da una a quattro) in cui verranno alzati i tassi. Quindi, ha fatto riferimento a uno scenario negativo con prezzi delle materie prime e del gas molto elevati: esso ipotizza un prezzo medio del petrolio di 138 dollari nel 2023 contro 119,7 nel 2022 e un aumento dei prezzi del gas da 202,3 euro/Mwh nel 2022 a 360,6 nel 2023. In modo del tutto inusuale, ha affermato le previsioni sui tassi impliciti del mercato obbligazionario. Infine, è emerso che l’inflazione HICP prevista per il 2024 è pari al 2,3, un valore vicino al loro obiettivo.
A mio parere, nella riunione della BCE si è voluto inviare un segnale forte ai mercati sulla sua determinazione in merito a centrare l’obiettivo di un’inflazione al 2%. Vista la reazione del mercato obbligazionario, sospetto che ritengano che la missione sia stata almeno parzialmente completata. La loro attenzione all’inflazione complessiva è molto insolita, dal momento che non sono preoccupati per l’inflazione a causa delle dinamiche salariali e che si aspettano un aumento della disoccupazione. Questo approccio rappresenta un’inversione di 180 gradi rispetto agli anni di Draghi, quando la BCE diceva che avremmo dovuto guardare all’inflazione CPI core. Continuo a pensare che stiano sottovalutando in modo significativo i rischi per l’economia reale. Tuttavia, credo che continueranno ad aumentare i tassi fino a quando non sarà del tutto evidente che ci troviamo in una recessione. Penso che nel corso della prossima riunione la BCE aumenterà i tassi di 50 punti base, pur sapendo che questo dipenderà dai dati. In sostanza, se i prossimi dati raffigureranno un crollo, sarà di 50 punti base, altrimenti potremmo assistere a un nuovo aumento di 75 punti base.
A cura di Tomasz Wieladek, International Economist, T. Rowe Price