La pandemia ha portato ad una maggiore consapevolezza da parte delle aziende sulla necessità di una trasformazione digitale. L’improvvisa chiusura di uffici, scuole e aziende ha aumentato la domanda di soluzioni e servizi di piattaforme cloud e digitali. Il cloud computing si avvale di reti remote a cui le aziende e i privati possono accedere via Internet e che possono utilizzare per archiviare, gestire ed elaborare i dati in modo sicuro.
I consumatori si sono trovati a loro agio nell’utilizzare le piattaforme cloud e digitali per lavorare, comunicare e utilizzare servizi di streaming “over the top” (OTT), ma l’era della trasformazione digitale è ancora agli inizi. Secondo il World Economic Forum, si stima che il 70% del nuovo valore che verrà creato nell’economia globale nel prossimo decennio sarà basato su piattaforme abilitate al digitale.
L’aumento del lavoro a distanza durante e dopo la pandemia ha fatto sì che le aziende adottassero sempre più sistemi di gestione delle relazioni con i clienti (CRM) digitali e basati sul cloud; il mercato globale del CRM dovrebbe passare da quasi 64 miliardi di dollari nel 2022 a oltre 145 miliardi di dollari entro il 2029, arrivando a un tasso di crescita annuale composto del 12,5%.
Secondo l’ultima ricerca di Gartner, la spesa per i servizi cloud pubblici dovrebbe crescere del 20,4% nel 2022 per un totale di 494,7 miliardi di dollari, rispetto ai 410,9 miliardi di dollari del 2021. Nel 2023, la spesa degli utenti finali dovrebbe raggiungere quasi 600 miliardi di dollari. Si stima che il mercato globale delle piattaforme di esperienza digitale raggiungerà i 22,9 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita annuale composto del 12,3% dal 2021 al 2028.
A cura di Anu Narula, Head of Global Equities, Mirabaud AM