Con i mercati sempre più convinti che Joe Biden vincerà le elezioni, gli investitori dovrebbero modificare il proprio posizionamento riducendo la duration?
Fondamentali
Al momento, la propensione al rischio sui mercati obbligazionari è alimentata da due fattori: lo stimolo fiscale e la disponibilità di un vaccino anti-Covid. Probabilmente, l’esito delle elezioni presidenziali statunitensi inciderà sulla portata e sulla velocità delle misure di stimolo fiscale negli Stati Uniti e potrebbe anche accentuare la volatilità. I sondaggi assegnano la vittoria a Joe Biden e il Senato ai democratici (la cosiddetta onda azzurra). L’esito delle elezioni del 2016 ci ha insegnato come non si possa mai essere certi dell’esattezza dei sondaggi. Tuttavia, Biden ha accumulato un vantaggio maggiore di quello registrato da Hillary Clinton in questa fase della campagna elettorale. Col passare dei mesi la visione sull’eventuale presidenza Biden è cambiata: ai precedenti timori di una maggiore regolamentazione e di un aumento delle imposte societarie è subentrata la speranza che dopo le elezioni verrà attuato un ampio programma di stimolo fiscale in tempi relativamente rapidi (mentre provvedimenti quali la riforma fiscale richiederanno tempi più lunghi di attuazione). Oltre alle elezioni statunitensi, gli investitori tengono d’occhio anche gli sviluppi sul fronte del vaccino anti-Covid. La disponibilità di un vaccino efficace dovrebbe consentire ai servizi in presenza di portare a termine la ripresa già ampiamente realizzata dai settori della distribuzione al dettaglio e dell’industria manifatturiera. Benché non sia possibile prevederne i tempi, sappiamo che gli studi sui vaccini che si trovano in fase avanzata puntano a ottenere un risultato di efficacia verso la fine di ottobre o i primi di novembre.
Valutazioni quantitative
Dopo aver conseguito un minimo ad agosto (0,51%), il rendimento di riferimento del Treasury decennale statunitense è gradualmente salito all’attuale 0,73%, in quanto gli investitori hanno scontato la possibilità di un’onda azzurra nelle elezioni statunitensi. Avevamo previsto che i Treasury rimanessero entro il limite inferiore dell’intervallo 0,5%-1,0% fino a quando un cambiamento delle prospettive macroeconomiche (ad esempio la disponibilità di un vaccino o una vittoria schiacciante dei democratici) non li avesse spinti al rialzo. Poiché, di recente, le probabilità di questi due catalizzatori sono aumentate, ci aspettiamo che prima della fine dell’anno i Treasury si avvicinino al limite superiore di quell’intervallo. Siamo convinti che, in termini di valutazioni relative, i rendimenti dei Bund tedeschi potrebbero anche aumentare, ma in misura minore rispetto ai Treasury statunitensi, soprattutto perché a dicembre la Banca Centrale Europea estenderà verosimilmente il programma di allentamento quantitativo. (Tutti i dati sono aggiornati al 13 ottobre 2020.)
Fattori tecnici
Gli investitori stanno già attuando un cambio di marcia nei rispettivi portafogli in quanto i mercati hanno cominciato a scontare una vittoria di Biden e la disponibilità di un vaccino. Le indagini relative al posizionamento di duration indicano uno spostamento generalizzato verso posizioni di duration più neutra o breve. Se Biden dovesse vincere le elezioni o se arrivasse l’onda azzurra, l’offerta di Treasury statunitensi non potrà che aumentare per finanziare le misure di stimolo fiscale propagandate. Nel complesso, i maggiori volumi di emissioni obbligazionarie e una minore propensione all’acquisto degli investitori dovrebbero spingere al rialzo i rendimenti obbligazionari negli Stati Uniti.
Cosa significa per gli investitori obbligazionari?
Date le maggiori attese dei mercati circa una vittoria di Biden e lo sviluppo di un vaccino anti-Covid efficace, riteniamo giustificato il recente passaggio a un posizionamento di duration più breve da parte degli investitori. Ci preoccupa, tuttavia, un potenziale effetto ritardato. Ad esempio, se dovesse prevalere un’onda azzurra nelle elezioni statunitensi, ci sarebbe uno sfasamento temporale tra l’esito delle urne e l’attuazione delle misure di stimolo fiscale. Nel caso dello sviluppo di un vaccino, anche se ne venisse autorizzato uno di efficacia comprovata, ci vorrà del tempo prima che possa essere distribuito su larga scala. Ciò nonostante, pensiamo che la reazione dei mercati a una di queste due eventualità sarà significativa e, di conseguenza, che sia arrivato il momento di ridurre la duration dei portafogli, ma senza passare ancora a una posizione decisamente breve.
Commento a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management