Obbligazioni, come aumentare il rendimento senza compromessi

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Le At1 e i fallen angels rappresentano una valida alternativa per migliorare il profilo rischio-rendimento dei portafogli obbligazionari. Lo dimostra anche il successo di due Etf targati Invesco

Rendimento e diversificazione. Non sono un miraggio: si possono trovare nell’universo obbligazionario anche di questi tempi, nonostante i tassi d’interesse ai minimi storici e i programmi di quantitative easing delle banche centrali a pieno regime. Il doppio obiettivo si può raggiungere con un utilizzo innovativo degli Etf obbligazionari, includendo nei portafogli, per esempio, obbligazioni convertibili contingenti Additional Tier 1 (AT1) oppure i cosiddetti fallen angels. Un modo per farlo in sicurezza è scegliere due prodotti Invesco come l’ETF AT1 Capital Bond UCITS e l’US High Yield Fallen Angels UCITS ETF, che non a caso hanno raccolto da inizio anno flussi combinati di 325 milioni di dollari, registrando un +17% rispetto allo stesso periodo del 2019.

AT1, il segreto del rendimento
Le AT1 sono obbligazioni high yield emesse dalle banche europee, e poiché sono generalmente redimibili dopo cinque anni, hanno un tasso di interesse relativamente basso. La gran parte delle banche che li emettono, però, hanno rating investment grade. Il maggior rendimento dipende dalla loro subordinazione alla struttura del capitale dell’emittente piuttosto che dalla qualità del credito della banca. Di conseguenza queste obbligazioni presentano un rating di credito più basso rispetto a titoli di debito più senior provenienti dallo stesso emittente, offrendo così rendimenti maggiori per compensare questo tipo di rischio.

Ecco perché possono rappresentare una buona scelta proprio nei contesti di maggior volatilità e stanno suscitando sempre più interesse tra gli investitori orientati al rendimento, tanto che dall’emissione della prima obbligazione nel 2013 a oggi l’asset class ha raggiunto un volume di 250 miliardi di dollari.

Le AT1 possono essere un utile strumento di diversificazione dal momento che presentano una bassa correlazione con gli asset obbligazionari tradizionali come i titoli di stato e il credito investment grade.

Gli angeli caduti che spesso si rialzano
Un’altra interessante opportunità per diversificare il portafoglio è rappresentata dai fallen angels, ovvero quelle obbligazioni originariamente classificate come investment grade e successivamente declassate a high yield. Una retrocessione che obbliga molti investitori a vendere i propri titoli, causandone un abbassamento più pronunciato del prezzo. L’Etf di Invesco invece, alla fine di ogni mese acquista nuovi fallen angels nel mercato statunitense, poco dopo il loro declassamento, per sfruttare un eventuale rimbalzo dei prezzi.

Vari studi, infatti, dimostrano che queste obbligazioni sono spesso svendute eccessivamente una volta declassate, e successivamente tendono a beneficiare di un maggior numero di upgrade creditizi rispetto ai titoli high yield equivalenti. La pressione a vendere generalmente si riduce dopo il declassamento, il che consente ai prezzi dei fallen angels di risalire, contribuendo potenzialmente a solidi rendimenti totali.

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