Le nuove regole per gestire il rischio tra gestione attiva e soluzioni passive nel portafoglio di investimento
La crisi globale che stiamo vivendo è la peggiore mai vista dal dopoguerra e condizionerà fortemente i prossimi anni. In questo contesto, non prevedibile a inizio anno, cambia l’approccio agli investimenti e con esso anche il processo di creazione dei portafogli. Tra gestione attiva e soluzioni indicizzate, tra cui gli ETF, cerchiamo di capire cosa farà la differenza per gli investitori e il loro portafoglio di investimento in questo nuovo mondo.
In questa tavola rotonda, realizzata durante la “Assicurazioni e Risparmio TV Week”, abbiamo voluto approfondire quali sono stati e quali saranno le nuove condizioni e regole per la costruzione del portafoglio degli investitori finali e quelli istituzionali. Ad affrontare questi temi ospiti in collegamento Enrico Camerini, Head of Asset Owners iShares BlackRock, e Fabio Laricchia, Head of Institutional Client Business BlackRock.
Nella prima fase della pandemia, le scelte di portafoglio di investimento sono state dettate dall’asset allocation classica, cercando di limitare i rischi. Nella gestione del portafoglio c’è chi contrappone la gestione attiva alle soluzioni passive, in particolare gli ETF. In realtà, come sottolineano gli ospiti, gli stili di investimento sono compatibili e devono essere coniugati in maniera attenta per ottimizzare i propri portafogli. In particolare va ricordato che alcuni dei principali utilizzatori degli ETF sono proprio i gestori attivi, che quindi possono gestire in maniera più efficiente ed efficace il portafoglio di investimento. Nella prima fase dell’emergenza si sono registrati deflussi, ma passata la prima ondata di “panico”, gli ETF si sono ripresi e hanno ricominciato a correre. Questo anche per la caratteristica degli ETF di adattarsi bene alle scelte tattiche per ottimizzare i portafogli.
Durante la tavola rotonda un forte focus è stato fatto sul portafoglio di investimento e lo stile di gestione dei fondi assicurativi, che in un primo momento registrato un fortunoso risultato. Proprio la gestione del rischio ha acceso i riflettori sulla differenziazione e la diversificazione del portafoglio di investimento che deve essere ottimizzato sia a livello tattico e strategico.