Gli ultimi dati sull’inflazione dei prezzi sono solidi e suggeriscono un nuovo aumento dei tassi da parte della BCE, e non solo durante la prossima riunione di marzo. Sebbene la mossa di 50 pb di questo mese sia pienamente prevista, ora ci aspettiamo un altro rialzo durante la riunione di maggio.
Questo risultato arriva dopo i forti dati sull’inflazione, che il mese scorso hanno mostrato un’accelerazione dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo core al 5,6%, anche se il dato principale ha mostrato un modesto calo su base annua.
Guardando ai dati, gli aumenti dei prezzi dell’energia si stanno attenuando, ma sia l’inflazione alimentare che quella core rimangono (troppo) forti. Più nel concreto, i prezzi core dei beni di consumo sono aumentati dello 0,8% mese su mese, mentre l’equivalente dei servizi è cresciuto dello 0,6%.
Per quanto riguarda la BCE, un aumento dei tassi del 4% è possibile – anche se, nel medio periodo, continuiamo ad avere una visione più moderata. In primo luogo, ricordiamo che a partire da marzo, importanti effetti base porteranno a numeri dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo più bassi.
Inoltre, prevediamo un rallentamento dell’economia entro la fine dell’anno e continuiamo a prevedere una lieve recessione negli Stati Uniti. Inoltre, vediamo che gli indicatori generali, compresa la fiducia dei consumatori, rimangono a livelli bassi.
A cura di Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM