Il dato sull’inflazione negli Stati Uniti è risultato abbastanza in linea con le aspettative: l’inflazione si sta moderando lentamente, ma si sta moderando. In particolare, ho apprezzato che la metà dell’aumento dei prezzi su base mensile provenga dai beni rifugio, una componente che rumors, dicono, rallenterà significativamente già nei prossimi mesi.
Alla luce di ciò, e anche se la componente dei beni dovesse registrare una lieve ripresa (le auto usate, ad esempio, lo faranno), è probabile che i prezzi sottostanti continuino a moderarsi in futuro.
Ciò premesso, continuo a pensare che la Fed abbia ancora uno o due rialzi e che non cambierà prospettiva fino a quando non sarà sicura che l’inflazione stia convergendo a un ritmo ragionevole verso l’obiettivo del 2%. Pertanto, con la dovuta cautela, ritengo che lo scenario di atterraggio morbido rimanga il più probabile. Buone notizie per gli azionari, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti, dove c’è più spazio per un rialzo delle valutazioni.
a cura di Alvaro Sanmartin, Chief Economist, Amchor.