In un appuntamento cruciale, la Banca d’Inghilterra ha abbassato le sue prospettive per l’economia britannica, mentre permane l’incertezza sulla Brexit.
Si prevedono ora che i tassi di crescita siano i più bassi dal 2009. Inoltre, molte società hanno dichiarato di non essersi preparata per un “no deal, no transition Brexit”, il che sembra essere un fattore che impedisce alla Banca di condizionare il mercato per eventuali variazioni dei tassi nel prossimo futuro.
Per la prima metà del 2019, la BoE prevede che le pressioni inflazionistiche restino contenute (anche tenendo conto di una traiettoria dei tassi più bassa rispetto a novembre 2018). Tuttavia, ci si aspetta che la crescita della domanda aumenti nella seconda metà dell’anno, aiutando l’istituto a riportare l’inflazione agli obiettivi prefissati.
Il rapporto della BoE sull’inflazione pubblicato oggi non è stato così pessimista come il mercato si aspettava, con un certo apprezzamento della sterlina dalla pubblicazione del documento, consentendo al cambio sterlina/dollaro di recuperare la maggior parte delle perdite da questa mattina. Tuttavia, la sterlina è ancora scambiata rispetto al dollaro intorno a un minimo da 3 settimane a questa parte.
A cura di Nitesh Shah, Director Research di WisdomTree