Il tema della sostenibilità ha acquisito negli ultimi tempi un’importanza crescente, sostenuto anche dalla politica globale. Per gli esperti, il trend proseguirà anche in futuro. Gli investimenti ESG, nati dai Princìpi per l’investimento responsabile dell’ONU nel 2006, coinvolgono aziende valutate secondo tre principi che ne definiscono la sostenibilità.
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Cosa sono gli investimenti ESG
Gli investimenti , nati dai Princìpi per l’investimento responsabile dell’ONU nel 2006, coinvolgono aziende valutate secondo tre principi che ne definiscono la sostenibilità:
- impatto sull’ambiente e sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali
- impatto sociale dell’investimento (rispetto dei diritti umani, attenzione alle condizioni di lavoro e rispetto dei principi di inclusione)
- rispetto della meritocrazia, delle politiche di diversità nella composizione dei CdA, contrasto alla corruzione, etica retributiva.
L’acronimo che esprime gli investimenti ESG (Environmental, Social, Governance) indica tutte le attività legate all’investimento responsabile, che perseguono innanzitutto gli obiettivi tipici della gestione finanziaria ma considerano anche aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.
L’attenzione dei Governi di molti Paesi a questi temi e una maggiore sensibilità da parte delle nuove generazioni, più consapevoli della necessità di comportamenti virtuosi per la salvaguardia del pianeta, hanno sancito il successo di questi tipi di investimento.
Investimenti sostenibili: l’indice STOXX Global ESG Leaders
L’indice di riferimento per monitorare l’andamento del comparto degli investimenti sostenibili è lo STOXX Global ESG Leaders che offre una rappresentazione delle principali società globali che rispettano i principi ESG e seguono criteri ambientali, sociali e di governance.
Il trend rialzista di fondo ha portato l’indice a testare a inizio anno nuovi record a 208 punti. La permanenza sopra i 195/196 punti lascia intendere il proseguimento dell’uptrend in direzione di nuovi record a 212/215 punti. Nella direzione opposta sotto 196 punti rischio di affondo verso i minimi di fine agosto a 189 punti. Flessioni fino a questo riferimento non modificherebbero in ogni caso le prospettive di crescita. Solo sotto 176 punti, ex resistenza rappresentata dai massimi di settembre 2020, farebbero temere una inversione di tutto il rialzo in atto dal 2009.
Il certificato Cash Collect Protetto 100%
Il Cash Collect Protetto 100% sullo Stoxx Global ESG Leaders (Isin IT0005446338) ha una durata di 6 anni con scadenza il 26 novembre 2027. IL certificato è stato emesso il 26 novembre 2021 e quota attualmente 915,51 dollari.
Ogni anno, alle date di osservazione dell’Importo Aggiuntivo Condizionato, se il prezzo di riferimento del sottostante è pari o superiore al livello Importo Aggiuntivo, gli investitori riceveranno un premio condizionato pari a 20 dollari. La prossima data di osservazione è il 28 novembre 2022.
A scadenza, qualunque sia il prezzo di riferimento del sottostante, l’importo di liquidazione sarà sempre pari a 1.000 dollari.
Inoltre, nel caso in cui all’ultima data di osservazione dell’importo Aggiuntivo Condizionato il prezzo dell’indice sottostante sia pari o superiore al livello importo Aggiuntivo Condizionato, l’investitore riceverà anche l’ultimo premio condizionato di 40 dollari.
Indicatore di Rischio
Il Certificato è stato classificato, in termini di rischio, 3 su 7, che rappresenta la classe di rischio medio-bassa. L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti.
Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario (livello 3/7).
Da sapere prima di investire
Rischio di credito sull’Emittente. I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.
Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.
Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).
Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. E’ consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli.
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