La Sgr francese Ofi Asset Management vanta oltre 25 anni di esperienza nel campo degli investimenti socialmente responsabili. Oltralpe è diventata un punto di riferimento sia per gli investitori istituzionali che retail. E ora è sbarcata anche in Italia
Ofi Asset Management è una delle società di gestione più importanti di Francia e fa parte di Ofi Group, che compie quest’anno 50 anni. Abbiamo incontrato Christophe Mallet, head of international development di Ofi Am, per farci raccontare la storia della società. E, soprattuto, quali sono stati i driver e i punti di forza che l’hanno portata a gestire, come gruppo, 70 miliardi di euro in gestione (a fine marzo 2021). «Fondata nel 1971», ricorda Mallet, «oggi Ofi Asset Management è una delle più grandi società francesi di risparmio gestito e vanta oltre 25 anni di esperienza nel campo degli investimenti socialmente responsabili. Il Gruppo ha sviluppato forti competenze nella gestione di organismi di investimento collettivo e di fondi discrezionali, su asset quotati e non quotati, per offrire soluzioni adatte a soddisfare le esigenze di una clientela diversificata di distributori, investitori istituzionali e individuali». Due sono, sottolinea il manager, sono «i pilastri attorno cui la società si è sviluppata ed è cresciuta. La grande expertise sul fronte istituzionale: la società è nata per rispondere alle esigenze degli investitori istutuzionali francesi, in primis principali azionisti che sono Macif e Matmut, passando poi per le più grandi assicurazioni fino ad allargarsi al corporate e al retail. E il focus sugli investimenti Sri. Particolarmente avanzate, le capacità sul fronte obbligazionario, con un’ampia gamma di stili di investimento e approcci, che permettono di raggiungere molteplici obiettivi strategici su qualsiasi orizzonte di investimento. Sul fronte azionario la società ha il suo principale punto di forza in strategie ad alta convinzione che investono nell’Eurozona e nel resto d’Europa.
Il team di gestione sfrutta lo stretto contatto con le aziende e i management per identificare le migliori opportunità di lungo termine». 2021 Maggio / Giugno 17 Christophe Mallet, head of international development di Ofi Asset Management La Francia è stata pioniere negli investimenti responsabili. E Ofi Am da ormai 25 anni è impegnata in prima linea in questo campo. Qual è nel dettaglio la vostra expertise nella finanza sostenibile e come si è sviluppata negli anni? Negli anni ‘90 abbiamo cominciato a integrare criteri esg nella gestione di tutte le asset class, diventando uno dei player principali nel mercato francese. Arrivando dal settore dell’economia sociale, con due gruppi di mutua assicurazione come principali azionisti, per noi si è trattato di un’evoluzione naturale. Il nostro approccio fa forza sulla stabilità di una metodologia d’analisi che portiamo avanti da 20 anni, con due caratteristiche particolari: ci focalizziamo soltanto sulle questioni chiave di ogni settore e assegniamo un peso di almeno il 40% alla governance. L’obiettivo è offrire un approccio Sri pragmatico che crea valore per i clienti e la società. In aggiunta alla tradizionale ricerca finanziaria, realizziamo un’analisi non finanziaria basata su un processo con cui assegniamo un punteggio Sri (da 1 a 5) alla performance relativa dell’emittente nel suo specifico settore. Le emittenti vengono poi classificate in cinque categorie, che vanno dai «Leaders», vale a dire quelle società più avanti nell’incorporazione dei principi esg, alla «Watchlist», in cui sono incluse le emittenti più in ritardo da questo punto di vista.
La policy di engagement di Ofi Group punta ad aumentare la consapevolezza delle società riguardo delle migliori pratiche di responsabilità, governance e sviluppo sostenibile, attraverso un costante dialogo con le aziende e l’esercizio del diritto di voto come azionisti. Sotto il brand Ofi Responsible Solutions (Ofi Rs) sono raccolte tutte le soluzioni per quegli investitori che cercano un approccio concreto nell’incorporare le tematiche di sviluppo sostenibile nelle proprie strategie di investimento. La gamma di fondi si basa su tre approcci, che possono venir combinati tra loro: • «Best in class», strategia che punta sul selezionare le migliori aziende sul fronte esg in ogni settore; • investimenti tematici, in cui identifichiamo le aziende coinvolte in temi che promuovono lo sviluppo sostenibile; • impact investing, per investire in quelle emittenti che hanno un impatto positivo misurabile sull’ambiente e/o la società e che hanno buone performance finanziarie. 70 miliardi di euro in gestione (a fine marzo 2021) 18 Maggio / Giugno 2021 Più del 90% dei nostri fondi sono classificati come articoli 8 e 9 del nuovo regolamento Sfdr. La nostra ambizione è di avere il 100% dei nostri asset in gestione diretta attiva classificato in una di queste due categorie.
Inoltre da quattro anni consecutivi la società ottiene dal Pri – Principles for Responsible Investments – il rating massimo (A+). Perché avete scelto di puntare anche sul mercato italiano? Qual è la strategia di sviluppo nel nostro mercato (e a livello europeo)? Tre anni fa la società ha iniziato una strategia di sviluppo su alcuni dei principali paesi europei: Germania, Austria, Spagna, Portogallo e Italia. L’apertura di nuovi canali in Italia è un passo importante nella crescita del nostro business a livello europeo. Vogliamo offrire agli investitori italiani un’ampia gamma di servizi e fondi responsabili (Ofi Responsible Solutions) e che copra tutte le principali asset class, includendo le più recenti evoluzioni del settore come i fondi tematici e l’impact investing. Come Ofi Asset Management abbiamo sviluppato, dapprima per i nostri azionisti e in seguito per il mercato istituzionale francese, un’offerta molto ampia di soluzioni e servizi. Per dimensioni e vicinanza culturale alla Francia, l’Italia è uno dei territori chiave in cui speriamo di crescere.
Puntiamo sull’esperienza e le competenze del nostro partner Selinca, che conosce bene questo mercato, sia per definire la nostra offerta e il nostro target che per la distribuzione. Innanzitutto vogliamo proporre la nostra offerta alla clientela dei fund buyer e fund selector, al settore del private banking e al canale dell’advisory. In seguito, vogliamo estendere il raggio ai clienti istituzionali, che in Francia costituiscono la nostra clientela principale. Vorremmo rimanere focalizzati soprattutto sugli investimenti responsabili perché vediamo che stanno diventando un trend importante anche nel mercato italiano. Quali sono le principali soluzioni di investimento che proponete agli investitori italiani? Tra le soluzioni di investimento che la società propone ai canali wholesale & advisory spiccano quattro strategie: Ofi Rs Equity Climate Change, fondo azionario che investe nelle aziende europee maggiormente coinvolte nelle tematiche ambientali e promuove le imprese che adottano un approccio attivo nella transizione energetica ed ecologica; Ofi Fund Rs Act4 Positive Economy, azionario focalizzato sull’Europa, si concentra sulle aziende impegnate nella protezione dell’ambiente e delle persone, sulla base della loro esposizione all’economia positiva e del loro contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU;
Ofi Financial Investment – Rs European Convertible Bond, investe in obbligazioni convertibili europee selezionando aziende con un forte potenziale di crescita e integrando un’analisi extra-finanziaria per valutare la performance esg; Ofi Financial Investment – Precious Metals, fondo Ucits V che offre un’esposizione a un paniere di real asset replicando l’indice Precious Metals Strategy Basket sviluppato dal team di gestione, composto di contratti forward sui metalli preziosi e sui tassi di interesse. Siamo certi che il nostro approccio e le nostre soluzioni di investimento saranno apprezzati dai segmenti wholesale & advisory. Mai come ora c’è grande attenzione al tema degli investimenti sostenibili, che hanno dimostrato di fornire anche ottime performance. Poter contare su di un expertise così radicata sul fronte Sri ci permette di rispondere al meglio alle crescenti esigenze di fund buyer, fund selector, private banker e dei promotori italiani.
Tratto da Asset Management maggio giugno 2021