L’emergenza Coronavirus spinge le famiglie a risparmiare. La seconda ondata della pandemia di Covid-19 – definita dall’Ocse, il terzo grande shock economico, finanziario e sociale del XXI secolo, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e la crisi finanziaria globale del 2008 – e le nuove restrizioni messe in atto per contenere i contagi hanno contribuito a rafforzare la tendenza degli italiani ad essere ancora più avversi al rischio e favorevoli al risparmio.
La conferma è arrivata di recente con l’ultimo bollettino mensile dell’ABI, che ha rivelato come nel mese di ottobre, gli italiani abbiano “parcheggiato” nei conti correnti ben 32 miliardi di euro (+9,5% su base annua). Un ulteriore incremento che ha permesso alla liquidità totale dei conti correnti di superare la soglia dei 1.700 miliardi, con un aumento in valore assoluto di 149 miliardi in un anno. Ma questa consistente quantità di ricchezza non porta a nessun rendimento per il risparmiatore, anzi perde di valore in modo progressivo di anno in anno, per via di inflazione, costi e imposte.
Ecco allora che in questo contesto, contraddistinto da fasi di volatilità, può ritornare utile e di grande attualità, investire in modo graduale nel tempo, ossia a “piccoli passi”. Ma come? Con quali strumenti?
Con un PAC, cioè con un Piano di accumulo di Capitale. “Il PAC consiste in una soluzione flessibile, uno degli strumenti di risparmio più semplici, che permette di acquistare con regolarità – ogni mese o trimestre o semestre – quote di uno o più fondi comuni di investimento in modo automatico e indipendentemente dall’andamento del mercato”, commenta Davide Gatti, Responsabile Divisione Retail e Private ANIMA Sgr. In particolare, investendo un importo ricorrente fisso, anche piccole somme*, il numero di quote acquistate è maggiore quando le quotazioni di mercato sono più basse. “Ricorrendo al PAC, quindi, – aggiunge Gatti – da una parte l’investitore adotta in modo naturale un comportamento virtuoso, grazie ad una sorta di risparmio forzoso che a sua volta alimenta un vero e proprio salvadanaio, e dall’altra questo strumento aiuta a gestire l’emotività e i timori del momento, evitando quegli errori cosiddetti di timing in cui è facile cadere, soprattutto nei periodi di forte volatilità come quello odierno”. * A partire da 50 euro e suoi multipli per la classe retail A dei fondi ANIMA.
Oggi, tra l’altro, ANIMA ha lanciato una sfida molto originale per avvicinare le famiglie ai fondi comuni tramite il PAC: il concorso “Con il Pac vinci due volte”, che associa la sottoscrizione dello strumento ad un’estrazione che mette in palio oltre 200 premi. Per aderire all’iniziativa c’è tempo fino al 31 dicembre e può partecipare chi decide appunto di investire sottoscrivendo un PAC in fondi ANIMA.
Obiettivo: imparare l’educazione finanziaria ma con un approccio differente.
“Il gioco – conclude Gatti – aiuta ad imparare ed è perciò un modo per semplificare azioni e comportamenti che non sono per tutti naturali e scontati. Gli italiani sono grandi risparmiatori, ma l’educazione finanziaria non è ancora adeguata. Per noi dovrebbe esistere un PAC in ogni famiglia, per affrontare con serenità l’investimento in tutti i mercati finanziari”.
Per scoprire anche le altre forme di “investimento graduale”, naviga il mini sito dedicato tempo.animasgr.it