GAM lancia la prima strategia ESG sui mercati obbligazionari emergenti in valuta locale

GAM lancia la prima strategia ESG sui mercati obbligazionari emergenti

GAM Investments annuncia oggi il lancio di una strategia di investimento sostenibile in obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale, la prima di una nuova gamma di Strategie ESG che GAM intende lanciare nel 2021.

Il nuovo approccio di investimento è stato sviluppato in stretta collaborazione con VBV-Pensionskasse, un fondo pensione leader nel campo degli investimenti sostenibili in Austria. Grazie alla storica partnership con GAM su quest’asset class, VBV ha canalizzato verso la nuova soluzione sostenibile un investimento di alcune centinaia di milioni. La nuova strategia, il cui distintivo approccio “high conviction” agli investimenti sviluppato in 20 anni di esperienza, sarà gestita dal team di GAM altamente specializzato nel debito dei mercati emergenti e potrà contare sulle competenze di Paul McNamara. La strategia si propone di generare rendimenti nel lungo termine prendendo decisioni di investimento che tengano conto anche dell’impatto che possono avere sulla società e sull’ambiente. L’approccio abbina agli investimenti in i titoli di Stato con i migliori punteggi ambientali, sociali e di governance (ESG), sulla base dell’indice JP Morgan ESG GBI-EM GD, il processo di investimento proprietario del team che incorpora fattori ESG per l’allocazione attiva all’interno dei parametri dell’indice.

L’indice JP Morgan ESG GBI-EM GD è basato sulla ricerca di Sustainalytics e RepRisk, consentendo agli investitori di combinare i vantaggi offerti dalla gestione attiva applicata a un benchmark ESG. Il processo del team riflette quello della storica strategia Local Emerging Bond. Basandosi sulla valutazione degli sviluppi delle tre grandi economie globali, i “Big 3” ovvero Stati Uniti, Europa e Cina, il team individua, seguendo un approccio top-down, 3-5 temi globali per determinare la selezione dei Paesi e le preferenze in termini dei fattori di rischio e rendimento. Un’enfasi particolare è posta dal team nell’evitare le crisi finanziarie, per tale ragione l’analisi dei paesi viene eseguita utilizzando il “Crisis Cycle Filter”, modello proprietario del team (vedi nota di seguito). Questo filtro cattura l’interazione tra i fattori ESG di base e nove variabili macroeconomiche tradizionali considerate indicatori precoci e altamente affidabili di crisi finanziarie, come il calo delle riserve FX o il rapido aumento dell’inflazione. La strategia ha in genere un’esposizione attiva in 15-25 mercati emergenti e di frontiera, che si concentra su circa 10 mercati core molto liquidi e 100-150 obbligazioni e contratti a termine in valuta.

Paul McNamara, Investment Director per il debito dei mercati emergenti di GAM, ha dichiarato: “Da anni prendiamo in considerazione i fattori ESG nell’ambito del nostro processo di investimento in obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale, per misurare il loro impatto sul rendimento rettif icato per il rischio. Nel mercato dei titoli di Stato oggi si tiene conto dei fattori ESG in modo più 2 efficiente, pertanto crediamo che sia giunto il momento di lanciare una strategia con un orientamento ESG specifico che integri tali criteri in considerazione del profilo di rischio e rendimento.”

Günther Schiendl, Membro del Comitato Esecutivo di VBV-Pensionskasse, ha affermato: “Gli investimenti di VBV-Pensionskasse sono responsabili, sostenibili e orientati al rendimento. Un nuovo approccio che prende maggiormente in considerazione i fattori ESG ci sembrava particolarmente importante, soprattutto nell’ambito del reddito fisso dei mercati emergenti, visto che questo tipo di soluzioni finora è stata una rarità.”

Stephanie Maier, Global Head of Sustainable and Impact Investment di GAM, ha aggiunto: “Con questa strategia, GAM risponde alla chiara domanda da parte dei clienti di investimenti più sostenibili. Siamo lieti di aver lavorato a fianco dei nostri clienti per sviluppare queste soluzioni. La strategia di investimento sostenibile in obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale fa riferimento a un indice ESG consolidato e offre l’opportunità di beneficiare di una gestione attiva e delle competenze del team di GAM che opera nei mercati obbligazionari emergenti. Nel corso di quest’anno abbiamo intenzione di lanciare altri prodotti ESG che andranno ad affiancare la nostra premiata strategia Swiss Sustainable Companies1, che vanta un track record di oltre 20 anni.”

Il filtro dei cicli di crisi di GAM Secondo il team di investimento, l’impatto dei fattori ESG sull’affidabilità creditizia dei governi si può valutare meglio se si prende in considerazione l’interazione tra i fattori ESG e le tradizionali variabili macroeconomiche. Il filtro dei cicli di crisi analizza nove variabili, tra cui il calo delle riserve in valuta estera, il calo del rapporto tra le riserve in valuta estera e la massa monetaria, i tassi di interesse reali pari a zero o negativi, il rapido aumento dell’inflazione, il rapido aumento del rapporto tra credito e Pil, il deficit delle partite correnti in rapporto alle esportazioni elevato e in aumento, il tasso di cambio non competitivo, la vulnerabilità del settore bancario (fattore qualitativo) e il rapido deterioramento della situazione fiscale (qualitativo).

La filosofia sottostante è che nessuna di queste variabili, da sola, sia in grado di scatenare una crisi. Se l’economia presenta dei punti di debolezza in molte di queste aree, generalmente le autorità non hanno sufficiente libertà di manovra per reagire in modo coerente allo shock, pertanto una crisi diventa assai più probabile. Analogamente, la debolezza dei fattori ESG può gravare con maggiore probabilità sul rendimento quando l’economia soffre già di altri squilibri macroeconomici. Attraverso il filtro dei cicli di crisi, i fattori ESG hanno un ruolo sia nella gestione del rischio che nella potenziale ottimizzazione del rendimento.

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