Ftse Mib il 9 luglio: petrolio in calo, Wall Street contrastata

Ftse Mib il 9 luglio petrolio in calo, Wall Street contrastata

Ieri le quotazioni del petrolio hanno subito una nuova flessione, con il prezzo dell’oro nero che si è attestato a 82,33 dollari al barile, registrando un calo dell’1%.

Questa tendenza negativa si inserisce in un contesto di volatilità per il mercato energetico, influenzato da vari fattori economici e geopolitici.

Andamento contrastante di Wall Street

La borsa statunitense ha chiuso la giornata di ieri con performance contrastanti tra i principali indici. Il Dow Jones ha registrato una leggera flessione dello 0,08%, mentre l’S&P 500 ha mostrato un lieve incremento dello 0,1%.

Il Nasdaq Composite ha chiuso in rialzo dello 0,28%, raggiungendo i 18.403,74 punti. Questi risultati riflettono le diverse reazioni degli investitori alle notizie economiche e aziendali del giorno.

Dati macro e eventi negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, l’unico dato macroeconomico di rilievo è stato l‘indice Redbook, che monitora le vendite al dettaglio nelle principali catene del Paese. Questo indice fornisce un’istantanea settimanale della salute del settore retail, influenzando le aspettative degli investitori.

Un evento significativo è stato la testimonianza del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, davanti alla Commissione Bancaria del Senato.

Durante la sua presentazione del rapporto di metà anno, Powell ha delineato le linee guida della politica monetaria, offrendo indicazioni preziose sulle future mosse della Fed.

Dati macro e eventi in Europa

Nel panorama europeo, la giornata non ha offerto aggiornamenti macroeconomici di grande rilievo. L’unico evento degno di nota è stata l’asta dei titoli di Stato spagnoli con scadenze a 3 e 9 mesi.

Queste aste sono seguite con attenzione dagli investitori per valutare la stabilità e l’attrattività del debito sovrano spagnolo.

Titoli e temi caldi a Piazza Affari

A Piazza Affari, i titoli del settore petrolifero, come ENI, Saipem e Tenaris, sono stati sotto i riflettori. Gli investitori hanno atteso con interesse l’outlook sull’energia pubblicato dall’EIA (Energy Information Administration), un documento che fornisce previsioni sulle tendenze di domanda e offerta nel mercato energetico globale.

Un altro tema importante è stato il delisting di Saes Getters. Questa operazione segue l’OPA (offerta pubblica di acquisto) volontaria totalitaria promossa da S.G.G. Holding. Il delisting rappresenta una fase cruciale per la società, influenzando il suo futuro strategico e operativo.

Saes Getters è una realtà significativa nel settore della tecnologia avanzata, e la sua uscita dal mercato borsistico avrà ripercussioni sia per gli azionisti che per l’intero comparto.

In sintesi

In sintesi, la giornata di ieri ha visto un mix di andamenti contrastanti nei mercati azionari e nel settore delle materie prime. Mentre il petrolio ha continuato la sua discesa, Wall Street ha mostrato reazioni diverse a seconda degli indici.

Negli Stati Uniti, l’attenzione era rivolta alla testimonianza di Jerome Powell e all’indice Redbook, mentre in Europa, l’asta dei titoli di Stato spagnoli ha rappresentato l’evento principale.

A Piazza Affari, i riflettori erano puntati sui titoli petroliferi e sul delisting di Saes Getters, segnando una giornata di decisioni strategiche e attente valutazioni da parte degli investitori.

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