I criteri ESG sono stati integrati nei processi di investimento, impattando su come T. Rowe Price interagisce con migliaia di aziende
In un’era di preoccupazioni crescenti circa il cambiamento climatico, T. Rowe Price ha reso noto che le problematiche legate alla disclosure ESG (ambientale, sociale e di governance) sono diventate l’argomento più dibattuto nell’ambito dei numerosi incontri di engagement con i management delle società a livello globale nel 2019.
Stando a quanto emerge dal secondo Report ESG Annuale della società, i criteri ESG sono stati integrati radicalmente nei processi di investimento, impattando su come T. Rowe Price interagisce con migliaia di team manageriali delle aziende nei propri portafogli e su come applica i proxy vote, con conseguenze sugli sforzi di advocacy volti a proteggere i diritti degli azionisti.
Il report inoltre anticipa i profondi cambiamenti nella corporate governance che potrebbero emergere all’indomani della pandemia da Covid-19.
“È troppo presto per trarre delle conclusioni sugli effetti di lungo termine che questo virus avrà sulle aziende e sull’economia, ma ciò che è già chiaro in questa fase è che la cultura e i valori degli emittenti corporate di tutto il mondo sono stati messi alla prova come mai prima d’ora”, ha affermato Donna Anderson, Head of Corporate Governance. “Le dichiarazioni precedenti delle aziende sulla gestione delle loro risorse umane, sulla salute e sicurezza, sul coinvolgimento nella comunità e l’importanza complessiva degli stakeholder per i propri business verranno valutati alla luce di un contesto completamente nuovo. Prevediamo che questi argomenti diventeranno centrali per l’engagement che intercorre tra investitori e corporazioni”.
Il processo di investimento fondamentale di T. Rowe Price è supportato da un modello proprietario, il Responsible Investing Indicator Model (RIIM), che analizza in modo proattivo dal punto di vista dell’investimento responsabile il profilo di oltre 14.000 società ed enti sovrani a livello globale. L’analisi del RIIM comprende oltre 20 indicatori come l’impatto ambientale della supply chain, il trattamento dei dipendenti e l’etica di business, al fine di valutare i rischi ESG e le caratteristiche positive delle società. Inoltre, l’utilizzo del RIIM nell’analisi di portafoglio aiuta a quantificare il rischio legato ai fattori ESG all’interno dell’intero portafoglio di un gestore e di confrontarlo con il benchmark.
Un esempio di integrazione ESG in atto è offerto dalla valutazione di AIA Group, una compagnia assicurativa pan-asiatica. Il nostro analista Zenon Voyiatzis sottolinea come gli investitori continuino a sottovalutare la durabilità e la resilienza della crescita ottenuta da questa società. Tuttavia, l’analisi del Responsible Investing Team ha confermato la solidità del programma di gestione ambientale di AIA, che dà particolare risalto ai fattori di cambiamento climatico. La società assicurativa integra fattori ESG come scarsità d’acqua, cambiamento climatico, regolamentazioni ambientali e problematiche legate alla forza lavoro in tutte le asset class in cui investe, riducendo la propria esposizione a potenziali rischi di ribasso. Questo input ha supportato ulteriormente la nostra analisi di investimento complessiva
Parallelamente al RIIM e alla piattaforma di ricerca fondamentale, T. Rowe Price implementa il proprio programma di engagement volto agli investimenti per esaminare come le società in cui investe stanno integrando la sostenibilità ambientale nella propria pianificazione strategica di lungo periodo e indirizzarle verso le best practice di settore. Questo aspetto include l’advocacy di T. Rowe Price a favore dell’allineamento della disclosure ESG ai framework globali che mettono l’accento sulla ‘materialità finanziaria’, vale a dire quelli promossi dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB) e dalla Task Force on Climate-Related Financial Disclosure (TCFD).
Maria Elena Drew, Director of Research, Responsible Investing, ha commentato: “I nostri clienti si preoccupano sempre più di comprendere i rischi ambientali all’interno dei loro portafogli. I dati ambientali sono una componente chiave all’interno del nostro modello, che è parte integrante del nostro più ampio processo di investimento. In tal senso sfruttiamo attivamente la nostra influenza per promuovere cambiamenti positivi. Infatti, la disclosure dei dati ESG è stato l’argomento più dibattuto nel 2019 nella nostra attività di engagement, con la disclosure ambientale che ha rappresentato il 38% dei casi. La nostra attività di engagement ha mirato a migliorare costantemente la divulgazione dei dati ESG, aiutando le aziende a comprendere come utilizziamo questi dati nelle analisi di investimento e nei processi decisionali, come i clienti guardano ai dati ESG nella valutazione complessiva del portafoglio e come questi dovrebbero essere riferiti dalle aziende, dato che non ci sono standard uniformi”.
T. Rowe Price usa il suo diritto di voto in modo complementare rispetto ad altri aspetti che fanno parte della relazione con le società in cui investe, compresi l’engagement, l’investment diligence e il processo decisionale sugli investimenti. T. Rowe Price sostiene che le dimensioni del suo business le permettano di esercitare una maggiore influenza rispetto ai competitor nell’attività di engagement.
Sebbene la società supporti le proposte efficaci e ben studiate che riflettono le sue preoccupazioni in quanto investitore, riteniamo che una risoluzione condivisa con molti azionisti non rappresenti sempre una soluzione efficiente alle problematiche ESG. In quasi tutti i casi, le proposte degli azionisti sono voti non vincolanti a cui si oppongono la direzione e il consiglio di amministrazione della società. Sulla base dell’esperienza di T. Rowe Price, un engagement fatto tramite incontri one-to-one con le aziende porta a risultati migliori. È anche importante notare che delle 64.249 proposte su cui T. Rowe Price ha votato complessivamente nel 2019, solo lo 0,5% ha riguardato questioni ambientali e sociali.
Commento a cura di T. Rowe Price