Elezioni USA, la partita si gioca anche sul fronte ESG

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Il risultato delle elezioni USA sarà importante anche dal punto di vista dell’ambiente. Nel frattempo l’Europa apre la strada a un’economia più verde

Il risultato delle elezioni statunitensi sarà importante anche dal punto di vista dell’ambiente, dato che potrebbe impattare in modo diretto sul settore delle rinnovabili. Una continuazione dell’Amministrazione Trump sarebbe chiaramente negativa in ottica ESG, alla luce delle sue posizioni sul settore dei combustibili fossili e delle azioni intraprese per cancellare quanto messo in atto dall’Amministrazione Obama.

Una Presidenza di Biden sarebbe invece più positiva, visto che il candidato Democratico è stato esplicito sulla sua posizione e su quello che farebbe per il cambiamento climatico se venisse eletto, soprattutto riguardo alla politica energetica negli Usa. Ha promesso infatti una revisione strategica della politica energetica, sia a livello domestico che internazionale, e investimenti pari a 2.000 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni per la transizione verso un’energia più pulita e la creazione di posti di lavoro. Sebbene le politiche e i driver normativi siano importanti per progredire verso un’agenda più green negli USA, le forze di mercato negli ultimi anni hanno mostrato che l’energia non verde è strutturalmente messa alla prova, soprattutto perché l’energia pulita è diventata più competitiva a livello di costi, grazie agli sviluppi tecnologici. Inoltre, gli effetti fisici dei cambiamenti climatici stanno diventando sempre più evidenti – basti pensare agli incendi negli USA – e la pandemia di Covid-19 ha mostrato le vulnerabilità del sistema economico, segnalando l’avvicinarsi di una “nuova normalità” in cui società ed economia saranno meno dipendenti dai combustibili fossili. Tutto ciò potrebbe rivelarsi una tempesta perfetta e rappresentare un punto di svolta.

Sull’altra sponda dell’Atlantico, l’Europa sta chiaramente aprendo la strada a un’economia più verde. Le autorità hanno riconosciuto il potenziale rischio sistemico che il cambiamento climatico rappresenta per i mercati finanziari e stanno esplicitamente mirando a riorientare i flussi di capitale per rendere il mercato più resiliente e più competitivo. Il set di opportunità è più accessibile nel breve termine in Europa rispetto agli USA, dato che il quadro normativo è già stato concordato e si è ora in fase di definizione dei dettagli, anche se la direzione è chiara in entrambe le regioni. Le prospettive diventerebbero più vicine nel tempo con un’Amministrazione Biden negli USA, ma sarebbero ulteriormente ritardate con una continuazione dell’Amministrazione Trump.

Commento a cura di My-Linh Ngo, Head of ESG Investment, BlueBay Asset Management

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