“In linea con le aspettative, nella riunione di oggi la Banca Centrale Europea ha aumentato tutti e tre i tassi di riferimento di 75 punti base. La principale novità emersa oggi è che il Consiglio Direttivo baserà il futuro andamento dei tassi ufficiali sull’evoluzione delle prospettive per l’inflazione e l’economia, seguendo il suo approccio riunione per riunione. Inoltre il Consiglio Direttivo ha compiuto “progressi sostanziali” verso il ritiro dell’orientamento “accomodante” della politica monetaria. Con la decisione di oggi, l’attenzione è rivolta alla traiettoria dei tassi e alle eventuali decisioni sul QT a partire da questo momento. La BCE continua a trovarsi difronte a un forte compromesso tra un’inflazione elevata, che rimane ai massimi storici, e un rapido deterioramento delle prospettive economiche, con una recessione incombente all’orizzonte.”
“Con l’aggravarsi della crisi energetica mondiale e con l’Europa che ne sopporta il peso, l’opportunità di anticipare in modo aggressivo l’inasprimento delle politiche si sta rapidamente riducendo. La mossa odierna sarà probabilmente l’ultimo grande rialzo di questo ciclo, seguito da aumenti dei tassi più contenuti e da una pausa anticipata, o addirittura dall’abbandono dell’inasprimento, rispetto alle aspettative. Date le molteplici variabili in gioco, l’incertezza sulle prospettive macro europee rimane molto elevata e dipenderà soprattutto dall’entità e dalla composizione delle risposte fiscali che, insieme agli sviluppi dell’euro e degli spread dei Paesi periferici, determineranno il percorso della BCE da qui in avanti.”
Commento di Anna Stupnytska, Global Economist di Fidelity International