Il Certificato cash collect di cui parliamo ha per sottostanti del Paniere di riferimento tre Azioni: Freeport McMoRan (FCX), ISIN US35671D8570, quotata sul NYSE, Glencore (GLEN), ISIN JE00B4T3BW64, quotata sul London Stock Exchange, Rio Tinto (RIO), ISIN 0007188757, anch’essa quotata sul London Stock Exchange.
Poiché è dall’andamento delle quotazioni di ciascuna che dipende la struttura del Certificato, analizziamone brevemente la struttura tecnica e i livelli di prezzo di riferimento.
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Cash collect Freeport McMoRan
Colosso minerario di rame e oro, dopo la galoppata che dal marzo 2020 al maggio 2021 aveva regalato agli azionisti una performance dell’858% circa, con un massimo di 46,10 dollari, ha visto le proprie quotazioni collocarsi in un ampio trading range, 45-31 dollari circa, fino a raggiungere un nuovo picco nel marzo 2022, con 51,99 dollari. Da lì, una forte correzione ha riportato i prezzi all’interno della banda di oscillazione laterale citata. Attualmente i prezzi sono situati a 40 dollari circa. La Barriera prevista dal Certificato è a poco meno della metà del valore attuale, piuttosto distante. Il primo supporto importante è a 31-30 dollari e quello successivo a 24-23 dollari circa.
Cash collect Glencore
Discorso molto simile per la storica commodities trading firm, nata dalla visionaria sfrontatezza del leggendario oil trader, Marc Rich. Dal marzo 2020 il trend positivo porta il titolo al massimo dell’aprile 2022, a 540,2 pence,5,36 sterline circa. Correzione e ripartenza. Oggi siamo a circa 533 pence (5 sterline circa), il supporto è a 441 pence e la Barriera distante, come vedremo.
Cash collect Rio Tinto
Discorso tecnicamente differente per Rio Tinto. Qui, dopo il minimo del 2020, il titolo raggiunge il massimo nel maggio 2021, a 6788 pence (circa 67 sterline). La profonda correzione che ne segue, porta le quotazioni a 4565 pence nel novembre 2021. La ripresa successiva raggiunge un picco di 6343 pence e l’ampio trading range che si forma da quella resistenza oscilla ora tra 6343-5053 pence. Attualmente il titolo viene scambiato a circa 5900 pence ,59 sterline circa. La Barriera per questo titolo è distante, vicina ai livelli del marzo 2020. Primo supporto chiave è a 4350-4250 pence circa.
Caratteristiche dei Certificati Cash Collect Worst of con effetto Memoria Quanto Autocallable.
I certificati Cash Collect si caratterizzano per il pagamento di un flusso periodico, solitamente subordinato all’avverarsi di determinate condizioni. L’effetto Memoria prevede che i premi non pagati per il mancato avveramento delle condizioni non si perdono ma vengono accumulati a pagati al verificarsi delle condizioni alle date di osservazione successive. La Autocallability prevede che, al verificarsi di un evento (trigger), il Certificato si estingue anticipatamente rimborsando il valore nominale. La condizione Worst-of stabilisce la condizione attraverso la quale, a scadenza, il Certificato non viene rimborsato al valore nominale ma, attraverso un confronto con la performance peggiore di uno dei Sottostanti, il capitale investito viene diminuito proporzionalmente della performance peggiore subita dal Sottostante. L’opzione Quanto protegge l’investitore dal rischio connesso alle variazioni dei tassi di cambio rispetto all’Euro.
Caratteristiche tecniche e strategie operative
Analizziamo le caratteristiche tecniche del Certificato. Emesso da UniCredit Bank AG in data 26/05/22, con Data di Osservazione Iniziale fissata il 20/05/22, ISIN DE000HB6SWF1, Data di Osservazione Iniziale della Barriera Capitale fissata al 18/07/22 e Data di Osservazione Finale fissata al 16/05/24, con pagamento fissato al 23/05/24. Mercato di negoziazione SeDex, valuta di negoziazione Euro, Prezzo di emissione Euro 100,00 per certificato, Valore Nominale Euro 100,00. I titoli che formano il Paniere e i Valori fondamentali di riferimento per i calcoli relativi sono i seguenti:
Titoli Strike Livello Barriera
Freeport 36,31 Usd 21,786 Usd (60%)
Glencore 497,35 Gbx 298,41 Gbx (60%)
Rio Tinto 5449,00 Gbx 3269,40 Gbx (60%)
Il Livello di Barriera è posto al 60% del Fixing Iniziale (Strike).
Il Certificato permette di ricevere Premi Trimestrali Condizionati pari a Euro 17,70, con prima Data di Osservazione fissata al 16/05/24 e ultima data di Osservazione stabilita al 22/01/24. A partire dalla Data di Osservazione del 17/11/22, il Certificato prevede una Condizione aggiuntiva di rimborso anticipato.
Si tratta di un prodotto ideale per l’investitore moderatamente ribassista, convinto che i prezzi delle materie prime, esaurito il picco inflattivo grazie anche agli interventi di politica monetaria, si manterranno all’interno della banda di oscillazione compresa tra il livello Strike e la Barriera per tutta la durata di vita del Certificato. L’investitore riscuote il massimo rendimento infatti, qualora le quotazioni dei Sottostanti di riferimento, alle rispettive Date di Osservazione, siano al di sopra dei livelli Barriera prefissati e, come vedremo, non superiori al livello del Fixing Iniziale (Strike).
Prima di affrontare quindi l’analisi del Certificato alla Data di Osservazione Finale, esaminiamo la struttura delle Condizioni per il pagamento del Premio e del rimborso anticipato.
Dal 18/07/22 e fino al 15/02/24, le Condizioni attengono esclusivamente al pagamento del Premio (Importo Condizionato Aggiuntivo) e sono così strutturate:
– se il Sottostante con la performance peggiore del paniere è maggiore o uguale al Livello Barriera, il Certificato paga un Premio (Importo Condizionato Aggiuntivo) di Euro 2,95 più i Premi eventualmente non pagati in precedenza (Memoria);
– se il Sottostante con la performance peggiore del Paniere è inferiore al Livello Barriera, il Certificato non paga Premio. Ricordiamo che in questa ipotesi, grazie all’effetto Memoria, il Premio si cumulerà e verrò pagato al primo avveramento della Condizione per il suo pagamento.
A partire dalla Data di Osservazione del 17/11/22 e fino alla Data del 15/02/24, alle Condizioni precedenti, si aggiunge la Condizione per il rimborso anticipato del Certificato che opera nel modo che segue:
– se il Sottostante peggiore del Paniere è maggiore o uguale valore di Strike, il Certificato rimborsa anticipatamente il valore nominale di euro 100, più il Premio di Euro 2,95, più i Premi eventualmente non pagati in precedenza.
Alla Data di Osservazione Finale, il 16/05/24, possono verificarsi le seguenti due Condizioni:
– se il Sottostante con la performance peggiore del Paniere è maggiore o uguale al Livello Barriera, il Certificato paga euro 100 più il Premio di euro 2,95 più i Premi eventualmente non corrisposti in precedenza;
– se il Sottostante con la performance peggiore del Paniere è inferiore al Livello Barriera, il Certificato rimborsa un ammontare proporzionale alla performance del Sottostante peggiore del Paniere e non paga il Premio.
Ricordiamo che in quest’ultimo caso, il calcolo per l’importo del rimborso scaturisce dalla seguente formula:
Valore nominale x (Worst Performance (finale)/Strike)= Importo rimborso
Il Certificato, ribadiamo, è una proposizione vincente se, alle Date di Osservazione dal 17/11/22 e fino al 15/02/24, ciascuno dei titoli che costituiscono il Paniere, si mantiene all’interno di un range di valori compreso tra la Barriera e lo Strike. In ipotesi di trend fortemente positivo infatti, i titoli potrebbero oltrepassare facilmente i Livelli di Rimborso Anticipato e limitare così il rendimento potenziale del Certificato. Lo stesso tipo di analisi, ma al contrario, andrebbe effettuata in prossimità della Data di Osservazione Finale. Qualora uno dei Sottostanti si trovasse ad un livello tale da far ritenere ragionevolmente probabile il superamento della Barriera, andrebbe considerato il valore a rimborso potenzialmente ottenibile.
Indicatore di Rischio
L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario. Il livello di Rischio di questo Certificato è 6, che corrisponde alla classe di rischio seconda più alta in una scala da 1 a 7.
Da sapere prima di investire
Rischio di cambio
L’investitore non è esposto al riscio delle variazioni del tasso di cambio con l’Euro (caratteristica Quanto).
Rischio di credito sull’emittente
Rispetto all’investimento diretto nel Sottostante, i Certificati espongono l’investitore al rischio di credito dell’emittente UniCredit Bank AG, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In”e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Capitale Iniziale Non Garantito
Non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito, sia nel caso in cui, alla scadenza il Prezzo di Riferimento del Sottostante facente parte del Paniere e con la performance peggiore risultasse inferiore alla Barriera Capitale, sia di insolvenza dell’emittente.
Dividendi
Non si riconoscono gli eventuali dividendi distribuiti dalle azioni componenti il Paniere né alcun diritto ulteriore derivante dalle azioni stesse (ad esempio i diritti di voto).
Importo a scadenza
L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento del Sottostante facente parte del Paniere e con la performance peggiore risultasse inferiore alla Barriera Capitale.
Fiscalità
Aliquota del 26%. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli. Quando l’investitore è una società o ente commerciale residente o una stabile organizzazione in Italia di soggetto non residente, i redditi derivanti dai certificati concorrono a formare il reddito d’impresa.
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