Un certificate di questo tipo per investire sui citati titoli, ovvero Ferrari, LVMH e Tod’s è il Cash Collect Worst of Quanto Autocallable. Cerchiamo di approfondire insieme di cosa si tratta.
I titoli del comparto moda/lusso quali Ferrari, LVMH e Tod’s sono stati tra i protagonisti del recupero dei mercarti azionari dai minimi del 2020. La corsa si è però fermata da qualche mese per tutti e 3 i titoli in questione e la pausa di consolidamento a cui stiamo assistendo potrebbe protrarsi ancora per un pò.
Tra i 3 titoli in questione quello che si è fermato per primo è stato Tod’s che ha toccato i massimi in area 65 a metà dello scorso anno. Il titolo aveva però incrementato il proprio valore di 3,6 volte dai bottom del 2020 riuscendo a risalire sui top del 2018. La successiva flessione è stata piuttosto rumorosa, tanto da riportare le quotazione fin sotto 40 euro e non è detto che sia già terminata.
Analogo il quadro grafico di Ferrari che tuttavia ha inviato nell’ultimo mese segnali di recupero interessanti che sembrerebbero aver creato un buon cuscinetto per assorbire eventuali nuove ricadute. Ed anche LVMH appare posizionato tutto sommato bene, almeno dal punto di vista grafico. Tra i 3 titoli in questione è infatti quello che ha saputo meglio contenere le spinte ribassiste, preservando ancora buona parte dei guadagni accumulati dai minimi del 2020 toccati in area 280. Attualmente le quotazioni si muovono attorno ai 640 euro, ovvero ben 2,2 superiori rispetto ai citati minimi del 2020.
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Caratteristiche dei certificate Cash Collect Quanto Autocallable
I Cash Collect Quanto Autocallable Certificates sono strumenti derivati, generalmente impiegati da investitori con aspettative moderatamente ribassiste sul mercato. Permettono di ottenere un flusso cedolare periodico condizionato al fatto che, alle date di rilevazione intermedie i sottostanti del paniere rispettino determinate condizioni. La definizione “Quanto” sta ad indicare che il certificate è protetto dal rischio di cambio, il che implica che uno o più dei sottostanti del certificate sia quotato in una valuta diversa dall’euro (nel nostro caso Ferrari a New York). Tuttavia essendo coperto dal rischio cambio il certificate prende in considerazione soltanto la quotazione in valore assoluto del sottostante nel mercato di riferimento, non tenendo conto dell’andamento del cambio.
Strategie operative per operare sul Cash Collect Worst of Certificate
Un certificate di questo tipo per investire sui citati titoli, ovvero Ferrari, LVMH e Tod’s è il Cash Collect Worst of Quanto Autocallable con Isin DE000HB53ZT4, che attualmente quota 96,27 (bid)/97,24 (ask). E’ stato emesso il 5 aprile 2022 ed ha scadenza 15 aprile 2025. Il certificato permette di ricevere premi condizionati trimestrali pari a 12 euro a partire dal prossimo 20 ottobre 2022 fino alla data di osservazione finale del 15 aprile 2025 e premi aggiuntivi condizionati pari a 2,40 euro anch’essi trimestrali a partire dal 20 ottobre 2022, con l’aggiunta di un premio condizionato da 12 euro alla prima data di osservazione del 21 luglio 2022. La condizione per i premi aggiuntivi è che alla data di osservazione dei premi condizionati la Worst Performance del paniere sia pari o superiore al Livello di Pagamento dell’Importo Condizionato Aggiuntivo. Per Worst Performance si intende inoltre la performance peggiore, alla data stabilita, tra i componenti del Paniere.
La barriera del certificate è posta al 60% del valore iniziale (Strike price) che per i 3 titoli è stato fissato rispettivamente a 221,19 (Ferrari), 660,50 (LVMH) e 42,24 (Tod’s). Ne consegue che i livelli barriera sono posizionati rispettivamente a 132,714, 396,30 e 25,344. Il certificate può inoltre essere rimborsato anticipatamente se alla data di osservazione stabilita la Worst Performance è pari o superiore al Livello di Rimborso Anticipato, fissato al 100% del valore iniziale (Strike). In caso di rimborso anticipato, alla corrispondente Data di Pagamento Anticipata verrà ricevuto l’importo di Rimborso Anticipato pari a 100. Se il prodotto è stato rimborsato in anticipo, non verrà poi ricevuto alcun importo aggiuntivo ulteriore.
Se invece il prodotto non è stato rimborsato anticipatamente, alla scadenza si possono verificare i seguenti scenari:
- Se la Worst Performance alla Data di Osservazione Finale è pari o superiore al Livello Barriera, alla Data di Pagamento Finale riceverete l’Importo Massimo.
- Se la Worst Performance alla Data di Osservazione Finale è inferiore al Livello Barriera, alla Data di pagamento Finale riceverete l’Importo di Rimborso, che corrisponde al Valore Nominale moltiplicato per la Worst Performance alla Data di Osservazione Finale e diviso per lo Strike.
Indicatore di Rischio
L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario (livello 5/7).
Da sapere prima di investire sul certificato Cash Collect Worst of
Rischio di credito sull’Emittente. I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.
Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.
Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).
Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. E’ consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli.
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