Bitcoin, tutti i dettagli sugli ETF Spot appena approvati, cosa succede ora?

Guida essenziale per investire con successo: ecco tutto quello che devi sapere sugli ETF Spot su Bitcoin approvati.

Un momento epocale nel settore delle criptovalute si è verificato con l’approvazione da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli ETF spot su Bitcoin. Questo segna un notevole passo avanti per la criptovaluta nell’ambito della finanza tradizionale. L’annuncio, pervenuto a distanza di dieci anni dalla prima richiesta, costituisce una vera e propria rivoluzione nel panorama finanziario globale.

Un passo significativo: la SEC approva gli ETF spot su Bitcoin

La Securities and Exchange Commission (SEC), sotto la guida di Gary Gensler, ha dato il via libera alle richieste avanzate dai principali asset manager internazionali, tra cui colossi del settore come BlackRock e Fidelity. Questa approvazione rappresenta una marcata inversione di tendenza rispetto alle posizioni più ostili adottate dai predecessori di Gensler, che non avevano mai approvato un’operazione simile.

L’apertura del mercato agli ETF spot su Bitcoin attraverso un veicolo finanziario tradizionale offre ora la possibilità di investire in questa criptovaluta a un pubblico più vasto di investitori. Sorgevano dubbi sull’approvazione, specialmente a causa dell’hackeraggio del profilo X della SEC, che aveva creato imbarazzo e disagi e poteva aver portato a uno slittamento della decisione.

Reazioni del mercato e prospettive future dopo l’approvazione degli ETF su Bitcoin

Il CEO di CheckSig, Ferdinando Ametrano, ha definito l’approvazione degli ETF su Bitcoin come una “svolta storica” che segna l’ingresso di questa criptovaluta nel mondo degli investimenti tradizionali. Ametrano evidenzia come il settore delle criptovalute, una volta considerato un “Far West” popolato da truffatori, stia ora attirando l’attenzione grazie alla crescente validità di Bitcoin come risorsa. L’approvazione degli ETF promette maggiore regolamentazione e controllo, rappresentando una novità nel panorama delle criptovalute.

Secondo Ametrano, gli ETF semplificheranno notevolmente l’accesso a Bitcoin per gli investitori che potrebbero trovare difficoltà nella detenzione diretta o nell’individuare intermediari affidabili. La prevista entrata di capitali nel mercato, che potrebbe essere significativa, può portare a nuovi record di prezzo nel corso del 2024, soprattutto considerando la rilevanza degli asset manager coinvolti. Nel frattempo, nei giorni che hanno preceduto questa decisione storica, il valore di Bitcoin ha superato la soglia dei 47.000 dollari.

Fattori chiave e prospettive future ottimistiche

Le prospettive ottimistiche di Ametrano si fondano su diversi elementi, tra cui l’apertura del mercato europeo con regolamentazioni come MiCA, chiarimenti fiscali in diverse nazioni, l’imminente halving di Bitcoin (la riduzione della ricompensa per i miner che si verifica ogni quattro anni) e l’anticipazione di una discesa dei tassi di interesse.

Gli ETF offrono un’esposizione finanziaria a Bitcoin senza rappresentarne il possesso diretto, ma ciò non ne diminuisce l’importanza. Analogamente all’oro fisico, gli ETF su Bitcoin riproducono solamente le performance finanziarie della criptovaluta. Nonostante la loro introduzione, persiste una domanda per il possesso diretto, soprattutto tra coloro che considerano Bitcoin come un bene facilmente trasferibile.

Ora l’attenzione si sposta sulle reazioni dei mercati, anche se gli esperti prevedono una crescita esponenziale. Gli appassionati, in particolare, stanno speculando sulle potenziali fortune dei meme coin, che per alcuni potrebbero vivere un’impennata. Un esempio prominente è Shiba Inu, che potrebbe beneficiare della crescita di valore di Bitcoin.

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