La dinamica degli utili sta guadagnando nuovamente terreno sui mercati azionari mondiali. Infatti, il momentum degli utili, che misura l’ampiezza delle revisioni degli utili sulla base delle previsioni degli analisti, è passato da un minimo di -0,4 in gennaio a un livello attuale di 0,1 in maggio su una scala che va da +1 a – 1.
Questo fattore era in territorio negativo dal settembre 2018, dopo una discesa costante dal livello massimo di 0,4 nel gennaio 2018.
Riteniamo che i driver che guidano i mercati siano cambiati, passando dai rischi di recessione in via di attenuazione e dal cambiamento delle politiche monetarie delle banche centrali nel primo trimestre, all’emergere, in aprile, di segnali positivi che alimentano le aspettative di una ripresa nella seconda parte dell’anno.
La combinazione di una ripresa della crescita, bassa inflazione e politiche monetarie accomodanti, hanno creato un contesto di mercato che assomiglia a quello ideale. Questo significa anche, naturalmente, che sarà più difficile per il mercato continuare a crescere.
I segnali positivi dovranno estendersi ulteriormente per confermare che l’atteso recupero nella seconda parte dell’anno sia effettivamente reale, e dopo il forte rally dei primi quattro mesi del 2019 ci aspettiamo un rallentamento del ritmo e un periodo di consolidamento. Inoltre, il mercato si appresta ad attraversare un paio di mesi stagionalmente più difficili.
Anche se il contesto economico sembra ideale, ma ci sono delle nuvole scure all’orizzonte che potrebbero mutarlo rapidamente. I tassi di crescita e quindi le prospettive azionarie dipenderanno fortemente dalle decisioni politiche e dagli annunci che saranno fatti nelle prossime settimane e mesi su Brexit e sul commercio. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, gli ultimi sviluppi non sono favorevoli all’assunzione di rischi e potrebbero giustificare un approccio prudente.
A cura di Patrick Moonen, Principal Strategist Multi Asset di NN Investment Partners