GAM: Il 2020 è stato anno critico per la società, l’economia e i mercati. Abbiamo assistito a una dispersione nei rendimenti azionari senza precedenti e sebbene lo shock pandemico abbia coinvolto tutti, alcuni Paesi hanno sofferto più di altri.
Tra questi, il Regno Unito non vedeva una contrazione economica così forte da 300 anni. I governi e le istituzioni economiche di tutto il mondo hanno messo in atto misure straordinarie per limitare i danni, anche se nel comparto azionario europeo la crisi non è ancora passata afferma GAM. Noi riteniamo comunque che all’orizzonte ci siano molte opportunità collegate soprattutto ai trend che hanno beneficiato dei mutamenti strutturali innescati dalla pandemia. Le tendenze su cui ci siamo soffermati sono la crescita della classe media asiatica, la velocizzazione del processo di digitalizzazione, anche nel settore dei pagamenti, la diffusione dell’e-commerce e la trasformazione del settore energetico.
Riteniamo quindi che non manchino le opportunità per l’azionario europeo. Nonostante un calo drammatico degli utili sull’indice MSCI Europe del 40% rispetto al picco del 2007, si iniziano a scorgere i segnali e gli indicatori di una ripresa. Le azioni statunitensi, per esempio, hanno registrato una forte performance sia in termini di rendimento assoluto che di valutazione e gli indici appaiono attualmente costosi. Crediamo che proprio questo sconto dell’azionario europeo rappresenti un’opportunità per investire in specifiche società di alta qualità con esposizione a mercati globali diversificati, in rapida crescita e futuri beneficiari del rimbalzo economico. Oltre alla ripresa, però, c’è da aspettarsi anche un’ondata inflazionistica che non rappresenterà un rischio troppo alto per l’azionario europeo, soprattutto se gestito attivamente. Non ci aspettiamo un’inflazione sostenuta o la rottura del target bensì un rimbalzo a breve termine.
Abbiamo quindi cercato di prevedere quanto più possibile cosa influenzerà i mercati nel 2021 e cosa genererà alpha. L’incremento dei consumi della classe media asiatica, la popolarità dell’e-commerce, la diffusione dei metodi di pagamento cashless, la digitalizzazione e gli sforzi per incontrare gli obiettivi di decarbonizzazione, creeranno opportunità “strategiche”. GAM afferma che le opportunità tattiche saranno invece strettamente collegate al rimbalzo economico atteso con la fine della crisi pandemica. In questo caso, consideriamo le aziende che beneficeranno dal ritorno alla normalità, come quelle appartenenti al settore dei viaggi, degli eventi, delle costruzioni e dei consumi. Per investire nell’azionario europeo sarà prioritario anche mantenere costante il focus sull’ESG, una fucina di opportunità e distorsioni, sia nel breve che nel lungo periodo.
La crescente regolamentazione ha posto maggiore attenzione sulle credenziali ESG delle aziende e questo avrà un impatto specifico sul loro costo capitale. Per noi rappresenterà un aspetto chiave dell’analisi fondamentale. In Europa, investire in ESG non significa comprare solo il titolo con lo scoring più alto, ma essere dinamici nelle valutazioni e cercare di identificare i futuri mutamenti nelle credenziali ESG. In merito alla ricorrente domanda se sia preferibile una strategia di investimento orientata al Value oppure al Growth noi rispondiamo con una citazione di Warren Buffet: “Sono due facce della stessa medaglia”; non serve scegliere tra l’una e l’altra ma combinarle, investendo in aziende ad alto rendimento che allocano il capitale in modo intelligente afferma GAM . Per concludere, ciò che rende le azioni europee un’asset class interessante sono le buone prospettive di crescita, la valutazione relativa interessante e, soprattutto, lo spazio ancora poco affollato in cui sono posizionate dopo i continui deflussi degli ultimi 5 anni.
A cura di Niall Gallagher, Investment Director, responsabile delle strategie Azionarie Europee di GAM Investments