Le aziende stanno iniziando a discutere di temi ESG e a stendere piani dettagliati, mostrando una maggiore attenzione alla sostenibilità
Come risaputo, le crisi inducono cambiamenti. La crisi del 2008 ha portato a un ripensamento della gestione delle aziende, soprattutto quelle finanziarie, ponendo maggiore attenzione su clienti e azionisti. Si può dire che in gran parte si è trattato di un cambiamento positivo.
Dopo il 2008, abbiamo visto un cambiamento sistemico nel contesto economico, con la tecnologia che ha permeato tutti i settori, creando efficienze e capacità notevoli. Da un certo punto di vista, la tecnologia è stata una forza democratica, che ha diffuso potere, conoscenza e strumenti sofisticati. Essa è stata però anche fortemente dirompente, con la perdita di posti di lavoro e la scomparsa di alcuni settori. Nel mentre, abbiamo anche visto una crescente concentrazione della ricchezza in monopoli naturali, con vincitori e sconfitti, che ha contribuito all’insorgere di tensioni politiche e sociali.
La pandemia ha accelerato molti trend disruptive, ne sono esempi l’e-commerce e il lavoro da remoto. Tuttavia, nonostante le misure straordinarie adottate per creare e proteggere i posti di lavoro, i governi non sono riusciti del tutto ad allentare le pressioni sociali. Una delle conseguenze del coronavirus è stato un dibattito più intenso su come gestire varie disuguaglianze, sia a livello sociale che economico.
In tale contesto è ancora più importante che le aziende incorporino la sostenibilità nelle loro strategie di lungo termine e con ciò intendiamo non solo una buona governance, ma lo sviluppo di una solida strategia di business per navigare i cambiamenti ambientali e sociali.
Grandi poteri implicano grandi responsabilità
Così come la crisi finanziaria globale ha rappresentato il “giorno del giudizio” per le aziende finanziarie, l’attuale crisi sanitaria sembra rappresentare lo stesso per il settore tecnologico. Le ‘Big Tech’ come Apple, Amazon e Netflix non sono estranee alle controversie ESG. I loro modelli di business hanno apportato e beneficiato di enormi cambiamenti sociali nel modo in cui comunichiamo, facciamo acquisti e guardiamo la TV. Sebbene tali cambiamenti abbiano guidato la crescita di tali aziende, hanno posto anche alcuni rischi operativi, portando tali aziende a riconsiderare il loro approccio ai fattori ESG nella gestione del capitale umano e dell’etica.
Non sono soltanto le grandi aziende a riconoscere la loro importanza nel migliorare le nostre vite: con la pandemia anche le piccole imprese hanno notato quanto possono essere d’aiuto in fasi complicate. Le piattaforme di e-commerce stanno svolgendo un ruolo cruciale nel contribuire alla transizione all’online delle piccole aziende. Nel settore sanitario ci sono diverse piccole imprese di nicchia che sono in prima linea nella lotta al Covid-19, grazie alle loro capacità nello sviluppo di test, ricerche sierologiche e vaccini. Mai nella storia vi è stato un focus collettivo di tale portata applicato a un singolo problema, e la speranza è che la società ne possa emergere con un maggiore senso di collettività.
Noi per primi stiamo vedendo i risultati di tale cambiamento: le aziende stanno iniziando a discutere di temi ESG e a stendere piani dettagliati, cosa molto meno comune in passato. Il dibattito sui fattori ESG è sempre stato importante per noi, dato che riteniamo rendano le aziende migliori sul lungo periodo. Utilizziamo diversi strumenti per influenzare i cambiamenti, come il dialogo con i nostri analisti, comunicazioni e lettere formali e incontri di persona. Tra i motivi per cui riteniamo di essere ben posizionati per un’era in cui i fattori ESG saranno sempre più importanti, vi è il fatto che li integriamo totalmente nel nostro processo di investimento, grazie alle analisi del nostro team dedicato e allo screen che effettuiamo attraverso il nostro strumento proprietario Responsible Investing Indicator Model.
I settori più fertili per la sostenibilità
Ci sono diversi settori che emergono come aree fertili per la sostenibilità:
Materiali: gli ultimi anni sono stati tra i più caldi mai visti e i catastrofici eventi climatici (incendi, uragani, alluvioni) dimostrano la realtà del cambiamento climatico. Siamo sempre più alla ricerca di aziende che affrontano il cambiamento climatico attraverso cattura e stoccaggio del carbonio, imballaggi sostenibili e alternative verdi e che stanno riducendo attivamente la loro impronta di carbonio. Per esempio, le aziende di carta e packaging sono ben posizionate per il passaggio dalla plastica a materiali più sostenibili.
Utility: le aziende in questo settore saranno centrali nel miglioramento della sostenibilità, grazie alle loro ampie infrastrutture, strutture di generazione di utili durevoli e capacità di investire in rinnovabili per aiutare la transizione energetica. Guardiamo ad aziende di alta qualità e ben gestite che investono nelle infrastrutture energetiche.
Healthcare: il coronavirus ha indotto la crescita sia della domanda che dei costi per la sanità, portando il settore a un bivio. Prima della pandemia, favorivamo le aziende di biologia, grazie all’innovazione, e la diffusione del virus ci ha mostrato l’importanza di questo tipo di aziende. La pandemia ha anche accelerato di anni il trend della telemedicina, e le società che forniscono servizi simili stanno vedendo una rapida adozione, permettendo ai pazienti di mantenere comunicazioni essenziali e sicure con i medici.
IT: le aziende tech si stanno assumendo la responsabilità di gestire la sostenibilità, anche se ciò va a scapito dei rendimenti a breve termine. Amazon, che ha assunto e investito per gestire una domanda cresciuta enormemente, pur proteggendo i suoi dipendenti, rappresenta un esempio di società con un focus di lungo termine sulla sostenibilità. Portiamo avanti un engagement attivo con diverse aziende tech per sostenerle nel passaggio alla sostenibilità e influenzare le loro scelte.
I fattori ESG sono fondamentali per individuare aziende con una crescita positiva
Un contesto economico in evoluzione alimentato dalla tecnologia ha comportato un notevole livello di disruption per le società di tutto il mondo, ed è diventato chiaro che sarà necessaria una qualche forma di intersezione tra società, aziende, investitori e governi per perpetuare la stabilità e il successo economico. La pandemia ha accelerato di anni l’adozione di trend sostenibili, rendendo essenziale comprendere questa enfasi e come cambierà il mondo degli investimenti.
I fattori ESG sono una componente permanente di questo nuovo contesto. Le aziende dovranno prestare attenzione ai loro effetti su settori, persone e sul pianeta. Le imprese che comprendono tali connessioni sono spesso innovatrici, che si stanno posizionando per una crescita reale e futura. Ed è questo il tipo di disruption che vogliamo sostenere.
Commento a cura di Scott Berg, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV – Global Growth Equity, T. Rowe Price