Salone del Risparmio 2023: un disastro per AllianceBernstein e Donald Deangelis

Donald Deangelis - il volto dietro il disastro di AllianceBernstein al Salone del Risparmio 2023

Conferenze di grande valore al Salone del Risparmio grazie a contenuti di approfondimento spiegati in maniera accattivante. AllianceBerstein eccezione, con argomenti deboli e non focalizzati su una platea annoiata nella conferenza organizzata da Donald Deangelis.

AllianceBernstein compie un vero disastro nella sua comunicazione dimostrando di non sapere cosa dire e quali temi siano di interesse pubblico, un vero e proprio disastro per il team marketing italiano, diretto da Donald Deangelis. Ma facciamo un passo indietro.

In questi giorni si è tenuto Il Salone del Risparmio, l’evento dedicato all’industria del risparmio gestito, organizzata da Assogestioni, che richiama professionisti della consulenza finanziaria e delle soluzioni di investimento da tutta Italia. Si tratta dell’evento per antonomasia per questo settore, perché offre l’opportunità di relazionarsi e confrontarsi su tutte le principali tematiche dell’industria. 

L’edizione del 2023 si è contraddistinta per alcuni cambiamenti organizzativi, partendo dalla sede più spaziosa che ha permesso una migliore esperienza per tutti i partecipanti. Un’organizzazione che richiede davvero molto impegno e un team di lavoro, diretto da Jean-Luc Gatti, sempre attento alle esigenze delle società partner e dei consulenti finanziari.

Le conferenze del Salone del Risparmio: comunicare in maniera efficace

La 3 giorni del SdR, si compone di momenti di strette di mano, socialità davanti a un caffè, pranzi con partner e tante conferenze. Tante conferenze a cura delle società di gestione, che ogni anno cercano di concentrare nel giro di un’ora ricerche, outlook e spunti che possano essere interessanti per i consulenti finanziari, sempre alla ricerca di un costanti aggiornamenti per offrire un servizio sempre migliore ai propri clienti.

Il numero delle conferenze che si avvicendano è tale che ogni consulente deve operare una scelta perché impossibilitato a seguirle tutte e da qui, come in un circolo virtuoso, aumenta ancora di più l’impegno delle società a cercare di offrire contenuti non solo interessanti e utili, ma anche piacevoli e di impatto. Sì perché come sappiamo, un contenuto raccontato in maniera piacevole e originale è più semplice da ricordare e amplifica la portata del messaggio.

I “Re” delle conferenze al Salone del Risparmio e la loro capacità di creare interesse

Tra i “creatori di conferenze” più bravi, che negli anni hanno sempre mostrato la loro capacità di capire le sfide che ogni giorno i consulenti finanziari, loro partner, devono affrontare, non si possono non citare (in ordine alfabetico) AmundiBlackRockInvesco EMEAPictet Group. La loro capacità è quella di offrire contenuti di qualità che guardano al futuro, ma con i piedi ben radicati nel presente, utilizzando supporti differenti per aumentare l’engagement e creare un momento di approfondimento che possa essere memorabile e piacevole allo stesso tempo.

Diciamoci la verità, seguire le conferenze di aggiornamento è necessario per il proprio lavoro ma spesso è noioso, soprattutto quando devi concentrare tutto in 3 giorni. La stanchezza dopo un po’ si fa sentire e i concetti faticano ad essere colti: è fisiologico. La bravura di queste società è quella appunto di rendere tutto più semplice e piacevole, attraverso una comunicazione diretta, spontanea e che aiuta l’audience in sala a godere di un momento di condivisione di idee.

Oltre a quelle citate ogni anno ci sono altre società che riescono a emergere per contenuti e approfondimento di rilievo, tra questi (in ordine alfabetico) BNP Paribas Asset ManagementCapital GroupGAM ItaliaFidelity InternationalLegal & General Investment Management (LGIM)PIMCOT. Rowe Price.

AllianceBernstein: quando non si ha nulla da dire meglio tacere

Insomma, il Salone del Risparmio è un’occasione davvero importante per comunicare, ma proprio perché si tratta di un momento apicale spesso l’ansia di sfruttarlo, fa perdere completamente la trebisonda ad alcune società che, non avendo una vera strategia di marketing e comunicazione alle spalle e non volendo sentirsi in difetto, pensano di essere obbligati a dover organizzare una conferenza.

Quando non si ha nulla da dire spesso è meglio tacere e limitarsi a gestire l’ordinario. Il caso più eclatante è stato quello di AllianceBernstein e la sua conferenza: un vero e proprio disastro.

Foto di Donald Deangelis - direttore marketing Italia di AllianceBernstein
Donald Deangelis – Marketing Director Italy di AllianceBernstein

Alla conferenza dal titolo, organizzata dal direttore marketing della branch italiana Donald Deangelis (in foto) “Uomini e donne, appuntamento con la volatilità”, sono stati invitati a parlare come relatori: Nicola RonchettiDebora RoscianiManuela Donghi insieme a Giovanni De Mare

Già dal titolo, definito provocatorio da Giovanni De Mare a inizio conferenza (cosa ci sarà mai di provocatorio…mah), ci si poteva aspettare una mancanza di idee, ma come si suole dire “non giudicare il libro dalla copertina”. Invece il libro scritto da Donald Deangelis e il team del marketing italiano di AllianceBernstein, riflette a pieno la sua copertina, anzi riesce a fare di peggio.

La conferenza inizia con gli estratti di una ricerca presentata da Ronchetti e qui il primo punto. La ricerca voleva mettere in evidenze le differenze di stile di investimento tra uomini e donne. La ricerca è assolutamente interessante e di gran valore che denota la grande esperienza e professionalità di FINER Finance Explorer. Il problema quindi dov’è? Il problema è che la platea era composta da consulenti finanziari, professionisti che ogni giorno comunicano, lavorano e instaurano un rapporto diretto con gli investitori e che sono i primi a conoscerne le preferenze, le paure, gli atteggiamenti. 

Parola poi alle due giornaliste Debora Rosciani e Manuela Donghi, che per esperienza e stile di comunicazione sono differenti pur avendo in comune uno stile di comunicazione diretto e piacevole. Tra episodi divertenti e spiegazioni semplici, raccontano la loro esperienza e danno la loro visione di come i media raccontino la finanza e di come le persone percepiscono i temi.

Tra un intervento e l’altro le due giornaliste citano una ricerca di BNY Mellon, elogiandone la profondità, e la newsletter di Carlo Benetti per la grande capacità di comunicare in modo piacevole (come dare torto).

L’intervento di Giovanni De Mare, anfitrione e sponsor di questa conferenza, su un’ora si limita a 6 minuti totali, durante i quali cita i centri di ricerca di AllianceBernstein e si barcamena a riempire i suoi brevi interventi senza esprimere alcun concetto.

Una sala “gremita” di ben 40 / 45 persone (nella foto sotto per chi ne ha voglia può contarne 50 all’interno delle quali ci sono anche lo staff della società e del suo ufficio stampa), che hanno perso tempo ad ascoltare una conferenza priva di contenuti utili per il loro lavoro.

Gli ospiti sono stati assolutamente professionali e di livello, ma non possono supplire ad una mancanza assoluta di contenuto, mirato alla specifica platea, che doveva essere studiato o almeno pensato dalla società. Gli ospiti esterni servono per esaltare e rendere più piacevole una conferenza aiutando alla memorizzazione dei concetti, ma se questi mancano le persone se ne vanno nel migliore dei casi senza un ricordo, nel peggiore (e più probabile) dei casi con una scarsa impressione nei confronti di chi ha di fatto rubato un’ora del loro tempo in cui avrebbero potuto seguire altre conferenze, mandare mail e fare telefonate di lavoro, andare a conversare con altre società o anche semplicemente prendersi una pausa per un caffè.

La pagella della conferenza AllianceBernstein

Ricerca (Finer): 8 – interessante e di valore, ma di poco interesse per una platea già ben conscia delle dinamiche raccontate. 

Ospiti esterni (Ronchetti, Rosciani, Donghi): 8 – riescono a intrattenere il pubblico, divertendolo in modo piacevole e portando con professionalità la loro grande esperienza.

Anfitrione (Giovanni De Mare): 4 – sprovvisto di tematiche a supporto di una idea che manca e anche la sua esposizione appare molto incerta.

Team marketing AllianceBernstein (Donald Deangelis): 0 – mancanza di idee, di argomenti. Riesce a sbagliare anche l’unica slide che deve preparare invertendo i nomi di due ospiti. 

Conclusione

Se non si ha nulla da dire meglio tacere, ci saranno altre occasioni o si possono creare. Presentarsi ad un appuntamento così importante per il settore in modo assolutamente impreparato, avendo una concorrenza così alta in termini di contenuti interessanti, mette in serio rischio la reputazione di una intera società e dei suoi prodotti.

Commento tecnico su marketing e comunicazione a cura di RivalCOM

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