Le parole che Christine Lagarde ha pronunciato durante la conferenza della BCE del 12 marzo, hanno echeggiato sui mercati facendoli crollare. Gaffe o mossa calcolata?
Al termine della conferenza della BCE del 12 marzo, in cui Christine Lagarde ha preso le distanze dal suo precedessore Mario Draghi e annuncia provvedimenti di risibile impatto in questa situazione di emergenza.
120 miliardi da qui alla fine dell’anno per sostenere un’economia europea a rischio del collasso e che il suo predecessore ha difeso in modo magistrale per tanti anni.
Le dichiarazioni di Christine Lagarde sono sembrate a dir poco imbarazzanti, tanto più che rettifiche e “precisazioni” sono seguite subito dopo da parte di altri membri della commissione europea. Ma il danno ormai era stato fatto e le Borse sono subito crollate con Milano che ha chiuso con a quasi -17%.
Da qui si sono scatenate le critiche riguardanti la capacità di comunicare con i mercati dell’ex fedelissima di Nicolas Sarkozy. Alan Friedman ha subito commentato, in diretta su Le Fonti TV, le parole di Christine Lagarde dicendo: “Christine Lagarde ha fatto un flop. Si è dimostrata indegna della sedia che è stata di Mario Draghi. Dovrebbe dimettersi. Non è un banchiere e non sa parlare, è più un salottiere di Washington, un personaggio molto ambiguo”.
Non solo un errore di comunicazione secondo Alan Friedman, che ha continuato dichiarando “In sé il quantitative easing di 12 miliardi di euro non è sufficiente per un’Europa che rischia di avere una strage economica e subire una recessione pesante, ci si sarebbe aspettati un vero big bazooka.”
Tanti altri esponenti del giornalismo economico, economisti e politici hanno fortemente criticato le scelte e l’atteggiamento di Christine Lagarde. Tra i tanti anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha chiaramente detto che non si è trattato di gaffe, ma di un attacco all’Italia per permettere l’acquisto sui mercati da parte di investitori stranieri degli asset italiani.