Le Banche Centrali iniziano a reagire al coronavirus

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Le Banche Centrali tagliano i tassi di interesse esplicitamente in risposta al peggioramento nella diffusione del Covid-19

La Reserve Bank of Australia (RBA) è stata la prima banca centrale a tagliare i tassi di interesse esplicitamente in risposta al peggioramento nella diffusione del Covid-19 (coronavirus). La RBA ha infatti tagliato i tassi di 25 punti base, portandoli allo 0,5% per “supportare l’economia mentre questa reagisce alla diffusione globale del coronavirus”. La Fed ha poi seguito il suo esempio tagliando i tassi di 50 punti base. È interessante notare che la Banca Centrale cinese ha tagliato i tassi a febbraio ma senza citare in modo esplicito il coronavirus.

La risposta della RBA al coronavirus
La decisione della Banca Centrale australiana rappresenta un cambiamento significativo rispetto allo statement del mese scorso, in cui ha lasciato la politica monetaria invariata, dichiarando che i tassi erano già stati portati a livelli molto bassi e che sarebbero stati possibili “ritardi lunghi e variabili nella trasmissione della politica monetaria”.

Lo statement di ieri evidenzia che “il coronavirus ha oscurato le previsioni di breve termine per l’economia globale e ciò significa che la crescita globale nella prima metà del 2020 sarà inferiore alle aspettative precedenti” quando l’economia si muoveva verso un miglioramento.

Inoltre, la Banca Centrale sottolinea quanto sia difficile prevedere l’ampiezza e la durata degli effetti del virus. I settori dell’istruzione e del turismo in Australia, fortemente dipendenti dalla Cina, hanno già iniziato a vedere gli effetti del coronavirus. L’economia potrebbe indebolirsi ulteriormente, dato che “l’incertezza che si sta generando probabilmente impatterà anche sulla spesa domestica”, confermando che il Covid-19 rappresenta uno shock non solo per l’offerta, ma anche per la domanda.

La forward guidance è rimasta leggermente accomodante e la Banca continuerà a monitorare gli sviluppi con attenzione. Lo statement si conclude con la frase: “il board è pronto ad allentare ulteriormente la politica monetaria per supportare l’economia australiana”.

Le nostre previsioni
A nostro avviso ciò significa che un ulteriore taglio nei prossimi mesi non è garantito. Ci aspettiamo che la RBA resti ferma nel 2020, in quanto l’economia australiana dovrebbe intraprendere un trend di miglioramento una volta che il coronavirus verrà contenuto.

Detto questo, nell’eventualità di una pandemia – scenario nel quale il virus continuerà a diffondersi e non sarà più limitato a Cina ed Europa, e in cui le Americhe e il resto dell’Asia assisteranno a un aumento notevole dei casi – saranno possibili ulteriori mosse di allenamento monetario.

Se ciò si verificherà, la RBA probabilmente attuerà un altro taglio quest’anno, coerente con l’attesa per maggiori stimoli monetari a livello globale.

Le nostre aspettative erano per un taglio dei tassi della Fed dall’1,75% all’1,25%, mossa che è effettivamente stata annunciata.Crediamo inoltre che la Bce taglierà i tassi da – 0,5% a – 0,8% entro la fine del 2020.

Commento a cura di Irene Lauro, Economista, Schroders

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