Gennaio e febbraio 2025 offrono nuovi strumenti finanziari di investimento con rendimenti interessanti, ma con un elevato livello di rischio, soprattutto in caso di ribassi significativi dei sottostanti. Ecco i Certificates di BNP Paribas, Intesa Sanpaolo, Vontobel e Banco Bpm.
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BNP Paribas (Luca Comunian)
BNP Paribas ha ampliato la sua offerta di certificati a leva dinamica quotando nuovi strumenti sul mercato SeDeX, tra cui Mini Future, Turbo e Turbo Unlimited, con scadenze variabili e livelli di leva differenti.
Questi certificati permettono di prendere posizione Long o Short su titoli, indici e materie prime, con un meccanismo di Knock-out che comporta l’estinzione automatica in caso di superamento di un livello prefissato.
Intesa Sanpaolo (Alessandra Annoni)
Oltre ai certificati a leva, BNP Paribas ha emesso due Credit Linked Certificate su Intesa Sanpaolo, legati ai CDS della banca:
- Certificato su obbligazioni Subordinate (5 anni) – maggiore rendimento (4,06%) ma rischio più elevato.
- Certificato su obbligazioni Senior (10 anni) – maggiore sicurezza e premio del 4,25%.
Certificate Fast Vontobel (Jacopo Fiaschin)
Vontobel ha lanciato un Memory Cash Collect Certificate con rendimento fino al 12,12% annuo, basato su un basket di azioni italiane (Campari, STM, Stellantis, Leonardo). Offre cedole mensili con effetto memoria, una barriera europea al 60% e un meccanismo di rimborso anticipato (Autocall) che riduce il rischio per l’investitore.
Certificates Banco BPM (Alberto Amiotti)
Banco BPM ha introdotto nuovi certificates a capitale condizionatamente protetto, con la possibilità di ottenere una cedola doppia in caso di richiamo anticipato. Sono disponibili su diversi titoli italiani e internazionali (es. Unicredit, Saipem, Tesla), con barriere tra il 50% e il 60%.