Dopo alcuni mesi molto difficili, il mercato delle criptovalute sta attraversando delle settimane di stabilizzazione, con il prezzo del Bitcoin che non ha fatto registrare grandi oscillazioni e quello di Ethereum che è salito circa del 2.4% in sette giorni. La ragione per cui i rendimenti hanno registrato un segno positivo è da ricercare nel fatto che gli investitori istituzionali non hanno apportato grandi variazioni alle loro quote di Bitcoin nei portafogli, dimostrando che questi lo considerano ancora un investimento sicuro. Un esempio pratico è Tesla, che ha annunciato che non ha modificato la sua quota di 218 milioni di dollari investiti in BTC tra il secondo e il terzo trimestre.
“Non è facile prevedere se e quando i prezzi delle criptovalute torneranno a salire come in passato. Ma ancora più difficile è individuare – all’interno di un universo di criptovalute composto da migliaia di valute digitali – quali siano quelle che abbiano dei ‘fondamentali’ e delle caratteristiche tali che possano renderle credibili agli occhi di operatori e investitori.
Ha dichiarato Eliézer Ndinga, Director of Research di 21Shares durante un evento della società a Milano.
Per questo scopo, 21Shares ha sviluppato un approccio di analisi che distingue tra valutazioni intrinseche e relative. La prima categoria è più adatta per stimare il valore di mercato di asset digitali basati su blockchain ‘Proof-of-Stake’ (PoS), che corrispondono flussi di cassa continuativi nel tempo, come azioni e obbligazioni, e fa ricorso al modello del flusso di cassa attualizzato (DCF), che equipara il valore attuale di un asset alla somma dei rendimenti futuri scontati per il rischio.
La seconda categoria, invece, è più adatta per gli asset basati su ‘Proof-of-Work’ (PoW), più simili a commodity digitali, e presenta a sua volta due metodologie differenti: la prima è quella dei ‘multipli’, che confronta quanto gli investitori stanno pagando per una determinata criptovaluta con i prezzi di altri asset comparabili, e fornisce una cosiddetta ‘stima standardizzata del prezzo’. La seconda è il ‘dimensionamento del mercato’, particolarmente adatto per le criptovalute che hanno funzione di ‘riserva di valore’, la quale prevede la definizione di un mercato di riferimento detto ‘TAM’ e la stima di un market-share che l’asset potrebbe verosimilmente conquistare. Confrontando la stima con la situazione reale, è possibile definire i margini di crescita (o di decrescita) dell’asset in esame. Infine, è importante evidenziare che per le blockchain PoW il costo del mining corrisponde al limite inferiore del prezzo.”
Massimo Siano, Managing Director Head of Southern Europe di 21Shares, ha aggiunto:
“Ritengo che uno dei maggiori problemi quando si parla di criptovalute sia che in molti ritengono che questo mercato sia un unico blocco omogeneo. In realtà, al suo interno si possono trovare criptovalute con un differente valore; per questo avere una metodologia che permetta di valutare in modo oggettivo quali cripto possono avere un futuro è fondamentale. Facciamo una selezione molto rigorosa delle cripto sulle quali costruire i nostri ETP, avendo sempre in mente il nostro obiettivo ultimo: avvicinare gli investitori a quello che riteniamo essere l’asset class del futuro.”