HSBC Asset Management (HSBC AM) ha annunciato oggi la nuova policy per l’eliminazione graduale delle società di energia elettrica a carbone e legate all’estrazione di carbone termico dalle sue partecipazioni quotate.
HSBC Asset Management si impegnerà attivamente con i Consigli di Amministrazione delle società per favorire un abbandono del carbone termico nei mercati dell’UE e dell’OCSE entro il 2030 e a livello globale entro il 2040. Le società i cui progressi per l’eliminazione del carbone termico non verranno ritenuti efficaci entro i termini stabiliti non godranno del supporto di HSBC AM, traducendosi nella possibilità di votare contro le decisioni dei Presidenti delle società in occasione delle Assemblee, o in ultima istanza, in un disinvestimento.
La nuova policy si inserisce nell’ambito dell’iniziativa Net Zero Asset Managers, di cui HSBC AM è uno dei firmatari. Nel 2020, il Gruppo HSBC ha fissato un obiettivo: allineare le proprie emissioni finanziate verso il net zero entro il 2050. L’annuncio di oggi è un importante passo in avanti verso il raggiungimento di tale obiettivo, ed è un fattore che contribuisce ulteriormente alle decisioni a livello di Gruppo di abbandonare gradualmente l’energia termoelettrica e l’estrazione di carbone termico.
Nicolas Moreau, CEO di HSBC Asset Management, ha dichiarato: “Il nostro è un gesto concreto per l’abbandono graduale del carbone termico. Solo grazie a una collaborazione corale per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sarà possibile ridurre le emissioni globali e noi ci impegniamo a fare la nostra parte. Abbiamo già interrotto gli investimenti diretti in progetti legati al carbone termico nuovi o già esistenti e stiamo lavorando su due fronti: l’eliminazione del carbone andrà di pari passo con l’introduzione di nuove soluzioni di investimento nella nostra divisione Alternatives per portare su scala gli investimenti in infrastrutture sostenibili e il venture capital per le soluzioni tecnologiche essenziali per combattere il cambiamento climatico. Crediamo che la collaborazione con i nostri clienti sia fondamentale per abbandonare il carbone termico, favorendo al contempo una transizione sostenibile. Siamo però consapevoli che dovremo disinvestire dalle aziende che non hanno o non intendono adottare misure concrete e credibili per ridurre le emissioni”.
I principali highlights della nuova policy sono:
- Engagement con partecipazioni attive e passive: Se l’attività di engagement non ha avuto successo, HSBC AM si esprimerà a sfavore della rielezione dei presidenti di emittenti quotati con un’esposizione al carbone termico superiore al 10% dei ricavi, che non divulgano la reportistica prevista dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) o equivalente. Inoltre, HSBC si impegna a votare contro i presidenti i cui piani di transizione della società risultano ancora inadeguati nonostante l’attività di engagement.1
- Rafforzamento dell’engagement con questi emittenti, con l’opzione di disinvestire nel tempo dalle società i cui piani di transizione sono considerati incompatibili con l’obiettivo net zero di HSBC AM.
- Portafogli attivi – Entro la fine del 2030, i portafogli a gestione attiva di HSBC AM non comprenderanno alcun titolo quotato di emittenti2 con un’esposizione significativa ai ricavi da carbone termico nei mercati dell’UE/OCSE e a livello globale entro il 2040. Questo vale per tutti i portafogli in cui HSBC AM ha discrezionalità di investimento e ai fondi in cui ha un controllo significativo3.
- Da oggi, i portafogli gestiti attivamente non prenderanno parte a IPO o finanziamenti sul mercato obbligazionario primario di emittenti impegnati in attività di espansione del carbone termico.
- Per tutti gli altri emittenti con un’esposizione al carbone termico superiore al 10% dei ricavi, la partecipazione a IPO o finanziamenti sul mercato obbligazionario primario sarà soggetta a una Enhanced Due Diligence4 dei piani di transizione per garantire che siano in linea con gli obiettivi Net Zero di HSBC AM.
- Prodotti Passivi – Non ci saranno nuovi Exchange Traded Funds (ETF) o index fund con un’ esposizione superiore al 2,5% agli emittenti di carbone termico. L’unica eccezione è costituita dalla strategia di un ETF o di un index fund con obiettivi specifici relativi al contenimento dell’aumento delle temperature entro gli 1,5°C, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e/o con chiari percorsi di disinvestimento. HSBC AM collaborerà con i provider di indici per ampliare la gamma di indici e prodotti passivi non esposti al carbone termico, prevedendo che l’esposizione al carbone termico sia destinata a diminuire.
HSBC AM rivedrà anche altre strategie di investimento (ad esempio, alternatives e liquidity) e pubblicherà gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni e i progressi compiuti, per gli asset la cui gestione è in linea con gli obiettivi net zero entro il 2050 o prima.
La policy verrà rivista annualmente per considerare i cambiamenti relativi ai fattori esterni rilevanti.
HSBC AM si impegna a offrire strategie di investimento che consentano una transizione energetica sicura e accessibile, eliminando gradualmente il carbone termico. L’accelerazione degli investimenti nelle infrastrutture per l’energia pulita è cruciale e, attraverso la sua divisione Alternatives, HSBC AM si concentra su iniziative volte ad accelerare le soluzioni per l’energia pulita e le tecnologie early stage a sostegno di un sistema energetico resiliente a basse emissioni di carbonio. Tra queste iniziative figurano quelle di venture capital per le tecnologie climatiche e gli investimenti in progetti infrastrutturali sostenibili. Per sostenere ulteriormente la transizione verso il net zero, la joint venture con Pollination, Climate Asset Management, consente di investire in soluzioni basate sulla natura per ridurre le emissioni e proteggere e ripristinare la biodiversità.