Il Certificato Step-Down Cash Collect con Effetto Memoria Autocallable di cui parliamo ha per Sottostante l’azione di Tenaris S.A. (TEN), ISIN LU0156801721, quotata alla Borsa Valori di Milano.
Poiché gli elementi essenziali del Certificato dipendono dall’andamento delle quotazioni del titolo Sottostante, ne analizziamo brevemente il grafico per capire, dal punto di vista tecnico, i punti di riferimento più importanti.
Tenaris
Tenaris è il maggior produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e di gas. Il grafico settimanale del titolo evidenzia una leg impulsiva di tipo rialzista già dal novembre 2021, dopo un movimento laterale di consolidamento in costruzione dal marzo del medesimo anno. Il movimento fa registrare un massimo di 16,36 euro il 31 maggio del 2022 ma, da giugno, le quotazioni crollano sotto il peso delle condizioni generali dei mercati finanziari. Il trend negativo trova supporto nel minimo del 6 luglio 2022 a 10,945 euro. Il rimbalzo che ne consegue, tutt’ora in atto, recupera, ad oggi, il 62% circa della leg ribassista 31 maggio-6 luglio, con resistenza chiave a 15 euro circa. Il titolo quota, nel momento in cui scriviamo, 14,400 euro circa.
Caratteristiche dei Certificati Step Down Cash Collect con Effetto Memoria Autocallable
Questi Certificati permettono di ricevere Premi trimestrali se nelle Date di Osservazione il Sottostante ha un valore pari o superiore al Livello Barriera posta, in questo specifico caso, al 60% del Valore Iniziale. Grazie all’Effetto Memoria, i Premi non pagati alle rispettive Date di Osservazione, vengono pagati successivamente alla prima Data di Osservazione in cui il valore dell’azione Sottostante è pari o superiore al Livello Barriera. Inoltre, a partire dalla seconda Data di Osservazione trimestrale, i Certificati possono essere rimborsati anticipatamente (Autocallability) se, nelle Date di Osservazione trimestrali, il valore del Sottostante è pari o superiore al Livello di Rimborso Anticipato (che vedremo in seguito). Il meccanismo Step-Down prevede che il livello di rimborso anticipato diminuisce del 5% ogni due Date di Osservazione. Tale meccanismo fa sì che i Certificati possano essere rimborsati anticipatamente anche nel caso in cui il valore del Sottostante sia sceso al di sotto del Valore Iniziale di riferimento, nei limiti del livello soglia del rimborso anticipato. A scadenza, sono possibili due scenari che descriviamo approfonditamente di seguito. L’importante è sapere che vi è la possibilità che il Certificato possa non proteggere il capitale investito esponendo l’investitore a perdita parziale o totale del proprio capitale. Il Certificato è dotato di opzione Quanto, quindi l’investitore non è esposto al rischio di variazioni dei tassi di cambio rispetto all’euro.
Struttura del Certificato e strategie operative.
Analizziamo le caratteristiche tecniche del Certificato. Emesso da UniCredit Bank AG in data 22/07/22, con Data di Osservazione Iniziale il 18/07/22, ISIN DE000HB8KNX6, Data di Osservazione Finale fissata al 17/07/25 e pagamento fissato al 24/07/25. Ha quindi una durata piuttosto lunga, 3 anni. Mercato di negoziazione SeDeX, valuta di negoziazione euro, Prezzo di emissione euro 100 per certificato, Valore Nominale euro 100. Nel momento in cui si scrive, la quotazione del Certificato è di 99,05 (Denaro) e 100,05 (Lettera).
Il Certificato è una proposizione moderatamente ribassista relativamente alle azioni del Sottostante e relativamente all’orizzonte temporale di medio periodo considerato. Il massimo profitto deriva all’investitore quando, alle rispettive Date di Osservazione, il Sottostante si trova in un intervallo di valori compreso tra il Valore Iniziale e il Livello Barriera (con le variazioni del meccanismo Step-Down che stiamo per illustrare). Si assume quindi che i valori si mantengano entro il “collar dinamico” stabilito nelle Condizioni.
Vediamo i valori fondamentali di riferimento per i calcoli relativi:
Sottostante Fix. Iniziale (Strike) Barriera
Tenaris SA 12,685 euro 7,611 euro (60%)
La Barriera, ai fini della verifica della Condizione relativa all’erogazione del Premio (Importo Condizionato Aggiuntivo), è posta al 60% del Fixing Iniziale (Strike).
Il Certificato consente di ricevere un Premio (Importo Condizionato Aggiuntivo) trimestralmente, a partire dalla prima Data di Osservazione scadente il 20/10/22. Se in tale Data, il Sottostante è pari o superiore alla Barriera, il Certificato corrisponde un Premio di euro 1,95. Nel caso in cui il medesimo fosse inferiore alla Barriera, il Certificato non paga il Premio.
A partire dalla Data di Osservazione successiva alla prima, e cioè dal 19/01/23 e fino al 15/04/25, il meccanismo è il seguente:
- Se il Sottostante è pari o superiore al Livello di Rimborso Anticipato, il Certificato scade anticipatamente pagando euro 100 più il Premio di euro 1,95, più i Premi eventualmente non pagati in precedenza; Attenzione: Il Livello di Rimborso Anticipato è pari al 100% dello Strike Iniziale nelle date 19/01/23 e 20/04/23; al 95% nelle date 20/07/23 e 19/10/23; al 90% nelle date 18/01/24 e 18/04/24; all’85% nelle date 18/07/24 e 17/10/24 e all’80% nelle date 16/01/25 e 15/04/25. Questo è il meccanismo Step-Down.
- Se il Sottostante è pari o superiore alla Barriera, il Certificato paga un Premio di euro 1,95, più i Premi eventualmente non pagati in precedenza;
- Se il Sottostante è inferiore alla Barriera, il Certificato non scade anticipatamente e non paga un Premio.
Alla Data di Osservazione Finale, il 17/07/25, se:
- Il Sottostante è pari o superiore alla Barriera, il Certificato scade e rimborsa euro 100 (Valore Nominale) più un Premio di euro 1,95, più i Premi eventualmente non pagati in precedenza;
- Il Sottostante è inferiore alla Barriera, il Certificato scade e paga un importo commisurato alla performance del Sottostante secondo la formula:
Importo a rimborso = Valore Nominale x [Valore Finale/Strike]
Indicatore di Rischio
L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario. Il livello di Rischio di questo Certificato è 5, che corrisponde alla classe seconda di rischio medio-alta in una scala da 1 a 7.
Da sapere prima di investire
Rischio di credito sull’Emittente
Rispetto all’investimento diretto nel Sottostante, i Certificati espongono l’investitore al rischio di credito dell’Emittente UniCredit Bank AG, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In”e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli Enti creditizi.
Capitale iniziale non garantito
Non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito, sia in caso di variazione negativa del Sottostante superiore al livello della Barriera, sia di insolvenza dell’istituto emittente.
Importo a scadenza
L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui, alla scadenza, il Prezzo di Riferimento dell’azione del Sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.
Dividendi
Non si riconoscono gli eventuali dividendi distribuiti dall’ azione Sottostante né si attribuisce alcun diritto ulteriore derivante dall’ azione stesse (per esempio i diritti di voto).
Fiscalità
Aliquota del 26%. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli. Quando l’investitore è una società o ente commerciale residente o una stabile organizzazione in Italia di soggetto non residente, i redditi derivanti dai certificati concorrono a formare il reddito d’impresa.
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