Il Certificato Bonus Cap su FTSE MIB Index analizzato lega la sua struttura di funzionamento all’andamento delle quotazioni dell’indice della Borsa Valori di Milano. Analizziamone quindi l’azione grafica al fine di individuare i livelli di prezzo critici in relazione al Certificato in esame.
Indice dei contenuti
FTSE MIB
L’indice, dopo il minimo del marzo 2020 a 14153 punti, fa registrare un picco nel gennaio 2022 di 28212,68 che rappresenta il valore più alto raggiunto dal 2009 in poi e che mette la parola fine al trend positivo che, di fatto, aveva il suo punto di origine proprio nel minimo del marzo 2020 e che, da minimo a massimo, rappresenta circa un + 98% in meno di due anni. Il ritracciamento dal picco e con riferimento al minimo di marzo 2020 trova un primo supporto chiave al 50% circa, 21060 punti, nel marzo 2022. Il rally che ne consegue non inverte il trend negativo e porta i prezzi a ritestare il supporto dei 21060 che viene violato, con un nuovo minimo raggiunto il 14 luglio a 20420 punti circa ma dal quale i prezzi reagiscono andando a testare la prima resistenza a 21840, ma senza successo. Il grafico mostra ora un piccolo consolidamento e, nel momento in cui scriviamo, il suo valore si aggira intorno a 21158 ma è necessario che tenga il supporto dei 20420. In caso di un cedimento verso il basso, il prossimo livello significativo da monitorare è rappresentato dai 17636 punti, il minimo del 29 ottobre 2020. Si noti che la Barriera in questo Certificato è posta al 70% del Valore di Riferimento iniziale, cioè a 17195,969, un valore piuttosto distante, ma lo vedremo in seguito.
Caratteristiche dei Certificati Bonus Cap
Questi Certificati, consentono di ottenere un premio potenziale a scadenza (Bonus) anche in caso di ribassi moderati del Sottostante fino al livello di Barriera Continua, in questo caso il 70% del valore iniziale. Vedremo tra poco nel dettaglio il funzionamento. Sono piuttosto semplici, non pagano premi intermedi, non prevedono un rimborso anticipato ma, importante da ricordare, livello Barriera è Continua (intraday).
Caratteristiche tecniche e strategie operative
Analizziamo quindi più da vicino il meccanismo finanziario con cui opera il Certificato. Innanzitutto, i dati tecnici di emissione.
Emesso in data 8 giugno 2022, con data di Strike (momento di Rilevazione iniziale del valore del Sottostante) il 6 giugno 2022. Data di valutazione dell’Importo di Liquidazione (Data di Scadenza) per la rilevazione dei Valori del Sottostante in relazione alle Condizioni fissate nel Certificato, fissata al 16 giugno 2023 e Data di Rimborso il 23 giugno 2023. Codice ISIN NLBNPIT1CSG6, quotazione SeDeX, Prezzo di emissione euro 100, Importo Nozionale (per Certificato) euro 100, La Valuta del prodotto è l’euro. Nel momento in cui si scrive la quotazione del Certificato è di euro 91,55 (Denaro) e 91,80 (Lettera).
Il Certificato è una proposizione moderatamente ribassista in relazione all’andamento del Sottostante ma entro il limite costituito dalla Barriera Continua. Per poter usufruire interamente dei benefici previsti da questo prodotto infatti, l’investitore assume che, durante tutta la vita del Certificato, l’azione non scenda al di sotto della Barriera. Anche nel caso di superamento del valore di Strike, come stiamo per vedere, il prodotto prevede ugualmente di poter conseguire dei vantaggi entro il limite del Cap.
Riepiloghiamo gli elementi fondamentali di riferimento dei valori dell’azione Sottostante:
Sottostante V. Iniziale (Strike) Barriera Continua Cap
FTSE MIB 24565,670 17195,969 (70%) 26285,2669
Il meccanismo con cui opera il Certificato è il seguente:
Il 16/06/23, alla scadenza, se il Sottostante non ha mai toccato la Barriera Continua durante la vita del Certificato, cioè è sempre stato superiore, il Certificato scade e paga euro 107,00, cioè 100 di importo nozionale (valore nominale) più un Bonus di euro 7. E questo indipendentemente dal Valore Finale del Sottostante.
Se invece, durante la vita del Certificato, il valore del Sottostante è stato almeno una volta pari o inferiore alla Barriera Continua, sono possibili due scenari:
Se il valore del Sottostante è pari o superiore al suo Valore Iniziale (Strike), l’investitore riceve il Valore nominale più un importo commisurato alla performance del Sottostante con un valore massimo pari al Cap. Cioè, in pratica, un valore finale del Sottostante pari al Cap consente di erogare l’importo massimo del 7% sul Valore nominale, il Bonus. Di ogni altro Valore Finale superiore al Cap, non si tiene conto. Ogni valore finale compreso tra il Cap e lo Strike (valore Iniziale), aumenterà il nominale della relativa percentuale di performance ottenuta;
Se il valore del Sottostante è inferiore al suo Valore Iniziale, l’investitore riceve un importo commisurato alla performance del Sottostante, con conseguente perdita, totale o parziale, del capitale investito, secondo la formula:
Importo rimborsato = Nominale x [(Prezzo Finale) /Strike]
È evidente che la perdita totale del capitale investito è una ipotesi relegata all’eventualità in cui il Sottostante subisca un evento tale da azzerare l’indice.
Indicatore di Rischio
L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario. Per questo certificato il livello di rischio è pari a 5, che corrisponde alla classe di rischio medio- alta, in una scala da 1 a 7.
Da sapere prima di investire
Rischio di credito sull’Emittente. I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del Sottostante superiore al livello della Barriera Continua o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.
Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui, alla scadenza, il Prezzo di Riferimento Finale del Sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera Continua.
Dividendi. Ai possessori dei Certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’ azione Sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).
Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli.
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