STM Microelectronic ha battuto le attese nel quarto trimestre con una crescita del fatturato superiore all’11%, a 3,56 miliardi di dollari.
STMicroelectronic ha battuto le attese nel quarto trimestre con una crescita del fatturato superiore all’11%, a 3,56 miliardi di dollari. Il risultato è stato superiore alla forchetta della guidance pubblicata insieme ai risultati del terzo trimestre. Il prossimo 27 gennaio 2022 la società pubblicherà i dati definitivi del quarto trimestre.Il presidente e ceo di STMicroelectronics, Jean-Marc Chery, ha commentato i dati preliminari confermando un andamento migliore del previsto in un mercato dinamico.
I nostri ricavi per l’esercizio 2021 hanno raggiunto 12,76 miliardi, un aumento del 24,9% rispetto al 2020, che riflette una forte performance in tutti i mercati finali a cui ci rivolgiamo, ha dichiarato.
Di recente gli esperti di Equita hanno rivisto al rialzo le stime del titolo per incorporare i dati preliminari del quarto trimestre: per il 2021 l’Eps è atteso in crescita del 6%, per il 2022 del 5%.
La raccomandazione sul titolo si conferma Hold con un target price rivisto al rialzo del 5%, da 44 a 46 euro ad azione.
Secondo Citi,
la forte crescita dei ricavi dell’11% su base trimestrale è indicativa di una forte domanda a breve termine, ma forse ancora più importante della capacità della società di fare business a fronte degli attuali colli di bottiglia dell’offerta.
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Il sottostante
STM sta risalendo la china verso il top del 22 novembre a 46,33 euro, livello più alto toccato da giugno 2001. Conferme positive giungerebbero oltre 45,50 euro, trend line che scende da tali massimi: in questo caso l’uptrend di lunga data potrebbe ripartire verso target a 48,80 almeno. Concreti segnali di debolezza solo alla violazione di 40,00-40,50, prologo a un test della linea ascendente in essere da marzo 2020 attualmente a 36,40.
Strategie operative con il Certificate Memory Cash Collect
Per i titoli del paniere lo scenario si prospetta moderatamente rialzista, ma la strategia è attuabile anche in una visione neutrale. Il nome del prodotto è Memory Cash Collect (Isin NLBNPIT166Z1), ultimo prezzo scambiato a 101,6 euro, emesso il 16 dicembre 2021. Il premio trimestrale condizionato è dell’1,90%. Il prossimo trigger di valutazione è il 17 marzo 2022.
Caratteristiche del certificato Memory Cash Collect
II Cash Collect è un certificate a capitale condizionatamente protetto. Prevede il pagamento di potenziali premi periodici e che consente all’investitore di impiegare solo una parte del capitale che avrebbe dovuto investire per acquistare direttamente l’attività sottostante.
Più nello specifico, il Memory Cash Collect permette di ottenere premi periodici nelle date di valutazione intermedie anche in caso di andamento negativo del sottostante fino al livello Barriera.
Inoltre, grazie all’effetto memoria è possibile, al ricorrere delle condizioni di pagamento, ricevere i premi non pagati alle date di valutazione.
In più, l’investitore ha la possibilità di ricevere il capitale investito qualora il sottostante quoti a un valore pari o superiore al valore iniziale.
A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili:
- se la quotazione del sottostante è pari o superiore al livello Barriera, Il Certificate rimborsa il capitale investito e paga un premio e gli eventuali premi non corrisposti negli anni precedenti;
- se la quotazione del sottostante è inferiore, il Certificate prevede il pagamento di un importo commisurato alla performance negativa del sottostante (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
Indicatore di Rischio
L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario (livello 6/7).
Da sapere prima di investire
Rischio di credito sull’Emittente. I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.
Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.
Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).
Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli.
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