La corsa alla Casa Bianca non è ancora finita, e questo nega chiarezza ai mercati in quelle che sono le elezioni più importanti di una generazione
“La vostra pazienza è encomiabile“, ha detto questa mattina Joe Biden agli elettori americani. Il candidato presidenziale democratico degli Stati Uniti avrebbe potuto dire la stessa cosa anche agli investitori globali.
La corsa alla Casa Bianca purtroppo non è ancora finita, e questo nega chiarezza ai mercati in quelle che sono ampiamente considerate le elezioni più importanti di una generazione, sullo sfondo senza precedenti di una pandemia. Al momento in cui scriviamo, il risultato rimane sul filo del rasoio: Donald Trump e il suo sfidante sono testa a testa in stati cruciali. Possiamo dire, tuttavia, che Trump ha ancora una volta battuto i sondaggi. I mercati cambiano man mano che la situazione si modifica, reagendo a ogni nuovo sviluppo elettorale.
Nel breve termine, è probabile che l’incertezza delle elezioni peserà sugli asset di rischio. Per quanto riguarda i mercati statunitensi possiamo fare queste osservazioni:
• Titoli di Stato: l’aumento dei contagi non si combina bene con l’inazione politica. E se questa mancanza di chiarezza persisterà, prevediamo un calo dei rendimenti poiché gli investitori cercheranno asset di alta qualità con l’obiettivo di una maggiore sicurezza. Questo smorza anche alcuni degli aumenti dei rendimenti a cui abbiamo assistito di recente, legati alla speranza di un ampio pacchetto fiscale democratico.
• Il dollaro: è probabile che il biglietto verde sarà sostenuto sia dalla ricerca di maggiore sicurezza sia dalle ridotte possibilità di spesa fiscale a breve termine degli Stati Uniti.
• Azionario: ci aspettiamo che le attività di rischio come le azioni risentiranno dell’incertezza.
• Credito: anche il credito potrebbe avvertirne le conseguenze, pur in misura minore rispetto alle azioni, grazie al sostegno delle banche centrali.
Naturalmente, le prospettive di mercato cambieranno rapidamente una volta che il risultato sarà chiaro, sia per quanto riguarda la Casa Bianca che il Senato degli Stati Uniti. Al di là delle singole asset class e dell’importante questione dello stimolo fiscale a breve termine, il risultato finale avrà anche importanti implicazioni per temi di investimento più ampi, non ultimi la transizione energetica globale e l’impatto del populismo sulla politica. Particolari temi sono le relazioni con la Cina, contro cui l’amministrazione Trump si è scontrata dall’inizio, e lo storico accordo sul clima di Parigi, dal quale Washington si è ritirata. Inoltre, il quadro del COVID-19 resterà critico a lungo, e solo il lancio di un vaccino potrà favorire un ritorno a qualcosa che si avvicina alla normalità.
Commento a cura di Sonja Laud, CIO di Legal & General Investment Management (LGIM)